Elenco blog personale

lunedì 24 novembre 2014

Elezioni regionali Emilia-Romagna 2014 - Dall'Ulivo alla vocazione maggioritaria del PD

Ho fatto il confronto col 2005.
Allora Errani venne eletto col 62,7% di cui il 48,03 ulivo x 76,63 di affluenza = 36,80% degli elettori che votarono ulivo.
2014: Bonaccini ha il 49.05% di cui 44,52 al PD x affluenza 37,67% = 16,77 % degli elettori che hanno votato PD. Senza contare il fatto che il peso degli alleati (sinistra, verdi e Di Pietro) si è ridotto dal 14,3% al 4,53%.
In termini assoluti i voti presi sono passati da 1.096.074 a 535.109  = - 560.965 ( - 51 % ).
Nel frattempo però gli elettori sono cresciuti da 3.447.732 a 3.477.732  ( + 8% ).
Il risultato del 2010 ha valori intermedi.
Questo sarebbe il partito a vocazione maggioritaria ... 
Conclusione: il partito a vocazione maggioritaria qui in Emilia-Romagna ha perso più del 50% dei voti.
Ho preso il riferimento del 2005 perchè precedente alla svolta di Veltroni che distrusse gli alleati di sinistra per fondare il partito a vocazione maggioritaria, cioè questo: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/partito-democratico-8/lettera-veltroni/lettera-veltroni.html
Secondo lui il partito a vocazione maggioritaria si è avverato  col PD Renziano ...  ttp://www.google.it/url?url=http://www.corriere.it/politica/14_maggio_27/grazie-matteo-si-avverata-vocazione-maggioritaria-1500e450-e563-11e3-8e3e-8f5de4ddd12f.shtml&rct=j&q=&esrc=s&sha=U&ei=E_JyVP-0BOndywOF44CACw&ved=0CBQQFjAA&sig2=iaPb9T3_hWI_pAH1wuRi-g&usg=AFQjCNHXhyLIpITu6RCUA0trMTAkHnJZ6w
Da notare che in questa intervista recente (maggio 2014) Veltroni rincorre il sogno di superare 12 milioni di elettori, intanto qui in emilia-romagna sono più che dimezzati ...

giovedì 13 novembre 2014

Il nuovo Presidente della Repubblica

Riprendiamo il discorso, sono passati pochi mesi ma molta acqua è passata sotto i ponti ...
Fini è scomparso dalla scena politica, Gheddafi da questo mondo, l'esportazione della democrazia sta maturando i suoi previsti frutti: noi paghiamo i costi e i soliti noti ci guadagnano sopra.
Gli elettori americani puniscono Obama che ha salvato gli USA dalla crisi in cui invece si è ficcata l' Europa.
Su questo fondamentale argomento  leggere  gli articoli di Krugman.
http://www.fondfranceschi.it/autori/krugman
http://leprechaun.altervista.org/krugman.shtml#2014
http://krugman.blogs.nytimes.com/?_r=0
Fra l'altro espone in modo molto piacevole ed ironico; ecco un esempio 
Faccio la domanda più ovvia: da quanto tempo è che il signor Rogers prevede un disastro da deficit ed eccesso di moneta?  La risposta è: da tanto, tanto tempo. Nell'ottobre del 2008 – qualcosa come sei anni fa – andò alla Cnbc a dichiarare che stavamo [negli USA, con Obama - ndr] preparando le condizioni per un «colossale olocausto inflazionistico». Ora, uno penserebbe che dopo anni che sbaglia su tutta la linea, dovrebbe succedere o 1) che il signor Rogers mette in discussione le sue premesse, oppure 2) che la gente smette di prendere sul serio le sue opinioni in materia di macroeconomia. E invece no. Le sue opinioni non sono cambiate (e considerato quello che abbiamo visto da altri che dicevano cose simili, ...
di Paul Krugman - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/flhfSQ 
Ma veniamo all'Italia. Renzi ha conquistato "il potere" (forse pensando che la crisi fosse finita ...), ogni giorno racconta agli italiani la favola che vogliono sentirsi raccontare ma ...
1 - Il PD non esiste più, dopo la congiura dei 101.  E' un partito coi coltelli sotto il tavolo, inevitabilmente.
2 - Per ottenere voti Renzi deve pescare a destra, raccogliendo i voti dei naufraghi berlusconiani.
Quindi il PD si spaccherà. Secondo me in occasione dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.  Ritengo inevitabile che col voto SEGRETO  questa sia l'unica occasione per regolare i conti. Chi la fa l'aspetti.
 A quel punto il PR (Partito Renzianizzato)  diventerà un partito interclassista: la nuova DC.
3 - Passeranno le "riforme", a colpi di fiducia, ma il problema delle imprese non è di assumere perchè  mancano le riforme: non ci sono prospettive sostenibili, non ci sono piani di investimento pubblici ecc.    In poche parole: non c'è REDDITIVITA'.
4 - Il problema è COME CHIUDERE, come disfarsi del patrimonio (invendibile), come chiudere risparmiando sulle tasse.
5 - Io sono un professionista e le imprese mi chiedono questo.
6 - La Fiat - Crysler può andare in giro per il mondo  a pagare meno tasse, i piccoli imprenditori no.
ecc.

L'elezione del nuovo Presidente della Repubblica sarà quindi un momento decisivo.
Il Governo Renzi va avanti a colpi di questioni di fiducia. E già questo è un segno di debolezza.
Invece la elezione del Presidente si fa con voto segreto, inderogabilmente.
Qui va spiegato un pò.
La questione di fiducia non è prevista dalla Costituzione ma dai regolamenti parlamentari, precisamente dall'art. 116 del Regolamento della Camera che trovate qui
http://www.google.it/url?url=http://www.camera.it/files/regolamento/regolamento.pdf&rct=j&q=&esrc=s&sa=U&ei=wO9kVO-BIoTkaqzwgsAI&ved=0CBkQFjAB&sig2=FdOtlkIJBjJA8yz1tDVQTg&usg=AFQjCNG-Sdj5RepF0EQIUE8vbOOExsxWxg
e dalla'art. 161 del Regolamento del Senato che trovate qui
 http://www.google.it/url?url=http://www.governo.it/rapportiparlamento/normativa/regolamento_senato.pdf&rct=j&q=&esrc=s&sa=U&ei=wO9kVO-BIoTkaqzwgsAI&ved=0CCwQFjAE&sig2=f1Vm19a-jPXKFUvyvLtvXA&usg=AFQjCNHm31V9-njp4MZjBqYDjI9_n7cjNA
In buona sostanza, come noto, serve: a)  a far decadere, tutti gli emendamenti b) a costringere i parlamentari ad ingoiare ogni rospo, pena la caduta del governo.
Invece quando si elegge il Presidente della Repubblica è previsto il voto segreto dall'art. 83, secondo comma, della Costituzione  ("L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto  a maggioranza  di due terzi dell' assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.").   Ha luogo per scrutinio segreto. Punto.
Non bisogna nemmeno dimenticare che Bersani non fece nomi ma disse, se non sbaglio, di sapere chi erano i 101 che lo hanno accoltellato alla schiena.
E' vero che il PD, come gli altri, è pieno di opportunisti voltagabbana  (quelli designati da Bersani col porcellum) ma proprio per questo può succedere di tutto.  Con un governo debole, una economia al collasso ecc.

venerdì 14 febbraio 2014

Il PD ed il ruolo dei media alle primarie - GATTA CI COVA !

Salto nel buio è la definizione più esatta che ho sentito.
http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2014/02/14/il-salto-nel-buio/comment-page-1/#comment-209691
D'accordo che il PD sia una maionese che spesso impazzisce.
Però è troppo comodo criticare sempre il PD.
Che cosa hanno fatto i media ?
Hanno detto che Bersani aveva "perso le elezioni" (e io mi son chiesto: chi le ha vinte ?)
e poi, soprattutto hanno dato il 90% della visibilità a Renzi
ed alla sua comunicazione prettamente berlusconiana.
Alle primarie non vige la "par condicio".
Una ingerenza decisiva dei poteri forti, i quali hanno tutto l'interesse
mantenere una politica debole, così poi il programma dei sacrifici lo fa PASSERA.
Io aggiungerei anche:  QUI GATTA CI COVA !

venerdì 7 febbraio 2014

Per la governabilità serve la dittatura.

Serve non la riforma elettorale ma la "sfiducia costruttiva"
La riforma elettorate non serve a nulla per un motivo molto semplice: il potere di ricatto dei piccoli partiti rinascerà come potere di ricatto delle minoranze dei partiti, che peraltro già esiste.
Nel PDL la minoranza democristiana è addirittura uscita dal partito, salvo rientrare.
Altri esempi Berlusconi aveva la maggioranza più alta della storia ecc.
Poi c'è la vicenda dei senatori (più o meno comprati) che addirittura cambiano schieramento ecc.
Nessuna legge elettorale può farci niente, la sfiducia  costruttiva qualcosa sì .
Per gli stessi motivi la riforma del Senato serve ad accelerare l'approvazione delle leggi, non alla governabilità.
La governabilità dipende essenzialmente dalla composizione sociale e dalla cultura politica.
L'italia è composta da un'accozzaglia di caste che difendono i loro privilegi, sono caste bipartisan che  sono in grado di piazzare un discreto numero di parlamentari (perlopiù ex democristiani) in entrambi gli schieramenti, chiunque vinca le elezioni, loro sono in grado di far cadere il governo.
Ricordate quando gli esattori di Salemi fecero cadere il governo ?
http://www.vastesenews.it/inchiesta/salvo-gli-esattori-di-cosa-nostra
Poi manca cultura politica, cioè la capacità di interpretare i risultati elettorali e di adeguare la linea del governo ai nuovi equilibri, seppur minimi. Il paese si sposta verso destra o verso sinistra, si diceva una volta. Dove destra e sinistra connotavano orientamenti  di sviluppo economico e sociale ben chiari e distinti.  Ad es. la DC aveva la maggioranza e governava ma di fronte all'incalzante avanzata del PCI fece la riforma urbanistica, sanitaria ecc. riforme epocali e "di sinistra".
Oggi è tutto ribaltato, tutti aspirano a governare col 20% dei votanti, poco più del 10% degli aventi diritto al voto. Considero il 20% un ragionevole "zoccolo duro" di parlamentari fedelissimi di .ogni coalizione. Vogliono distruggere i piccoli partiti sull'altare della "governabilità", avrebbero tante cose da fare ma hanno le mani legate !  Salvo poi scoprire che nessuno sa quali siano tutte quelle belle cose che sarebbero in grado di fare. Almeno berlusconi voleva fare il ponte sullo stretto ecc.
C'è un solo sistema elettorale che può garantire la governabilità in una siffatta concezione politica: la dittatura.  Non è una battuta: se riteniamo che la cosa prioritaria sia la governabilità dobbiamo fare una cosa sola: eleggere un dittatore.
Però bisogna essere chiari, bisogna dargli pieni poteri, anche di fare la guerra e di ridurre l'italia come la ridusse mussolini e come in parte l'ha ridotta berlusconi.
Quest'ultimo, giustamente disse: lasciate fare a me, vedrete !
E gli italiani gli hanno creduto dandogli una maggioranza larghissima, il massimo per la governabilità.
Adesso la giostra riparte, mandando giovincelle bellocce e sorridenti in televisione a far finta di sapere cos'è un sistema elettorale, nominate "responsabile" della riforma elettorale.
Responsabile di che ?
Qualcuno disse: poche idee ma confuse ...
http://it.wikiquote.org/wiki/Ennio_Flaiano#cite_note-marziano-15


martedì 4 febbraio 2014

I NUMERI, LA GHIGLIOTTINA E LA CONCORDIA

I NUMERI,  LA GHIGLIOTTINA E LA CONCORDIA
Sembra di stare sulla Costa Concordia: ad una certa ora mentre la nave è incagliata, la gente  pensa che si stia lavorando al salvataggio ma il capitano medita di abbandonare la nave.
La mia riflessione comincia e finisce dalla ghigliottina (da quella italiana a quella francese).
La ghigliottina italiana è quella parlamentare che consentirebbe anche alla Camera dei Deputati di interrompere la discussione e mettere direttamente in votazione la conversione di un decreto legge per evitarne la decadenza.
Non entro nel merito ma ci sarebbe molto da dire: se un decreto legge decade è normale, è un problema del governo e di inettitudine della maggioranza che lo sostiene.
Allora perché la forzatura ? Perché la motivazione palesemente risibile ?  Gatta ci cova.
Il 4.2.14 vengo a sapere che è imminente uno stress test della BCE che potrebbe cominciare a far saltare per aria alcune banche (forse anche quelle che non possono fallire ?).
“ I mercati non sanno se augurarsi che la Bce mantenga la sua parola e faccia test molto severi, a rischio che si scoprano più istituti disastrati. Ieri diversi risultati del settore bancario hanno confermato la sua fragilità, dal Lloyds Banking Group inglese alla Julius Baer svizzera.”
http://rampini.blogautore.repubblica.it/     4.2.14 –“ Meno 325 (il Dow Jones): cosa teme Wall Street”
Lo "stress" è confermato dalle dichiarazioni del governatore della banca d’italia
“Riguardo alla situazione delle banche italiane ha espresso ottimismo. «Guardiamo ai risultati» delle banche italiane nell’esame della Bce sul sistema europeo «con consapevole fiducia. L’azione svolta sull’evoluzione del credito e della sua qualità ha rafforzato le banche italiane, rassicurando i mercati sulla solidità”.  
http://www.lastampa.it/2014/02/04/economia/visco-la-corruzione-frena-leconomia-zzpmRxtJ8bORZrR6Rr7DkI/pagina.html
Ora tutto è chiaro, se non si approvava il DL bankitalia alcune banche potevano essere sottoposte ad un rischio proporzionale alla fretta e veemenza delle procedure adottate alla Camera.
Adesso potremmo tirare un respiro di sollievo: anche stavolta all’ultimo minuto abbiamo evitato il disastro !
Adesso però ci sono i  numeri: una cosa che in molti  (e prima di tutto i mezzi di informazione) hanno dimenticato, cioè le proporzioni, l’ordine di grandezza. Esempio: 10 tonnellate di mele è in sé una grandezza priva di significato se non viene comparata. Ma se diciamo che sono 1.000 chili e che una famiglia ne consuma un chilo al giorno, togliere 10 tonnellate di mele vuol dire che quella famiglia non potrà mangiarne per quasi tre anni.
Adesso vediamo i dati  oggi in evidenza e compariamoli.
Corriere della Sera 4.2.14 : Letta: fondo Kuwait investe 500 milioni in Italia «Confindustria dia fiducia, non disfattismo» 
http://www.corriere.it/economia/14_febbraio_04/letta-fondo-kuwait-investe-500-milioni-italia-b83abebc-8d7e-11e3-9737-22dadb171b02.shtml
Poiché sono patriottico mi vien da dire “Bravo Letta, così l’ Italia va in ripresa. Squinzi disfattista !”
Prescindiamo dal fatto che l’accusa di disfattismo evoca quella rivolta dai fascisti contro i socialisti dopo il discorso di Turati contro la guerra e costituisce tuttora una reato contro la nazione in tempo di guerra punito fino all’ergastolo ! Il termine è quindi rozzo ed infamante. Nessuno se ne accorge, ma sarebbe pretendere troppo. W la moderazione !
Annotiamo “500 milioni = investimento estero una tantum”.
Proseguiamo coi numeri, il nesso viene alla fine.
Torniamo a bankitalia, prescindiamo dall’emergenza, ipotizziamo di aver salvato la patria.
Ma c’è dell’altro che ci aspetta.
Tito Boeri, bocconiano DOC, scrive:
“Il problema è che questa rivalutazione collusiva lascia un’eredità pesantissima sui contribuenti futuri, perché dovranno d’ora in poi pagare per il tramite di Banca d’Italia dividendi più alti agli istituti di credito privati. Mantenendo l’attuale riparto a un millesimo delle quote, i dividendi distribuiti salirebbero a circa un miliardo all’anno rispetto ai 45 milioni attuali. Inoltre, prima o poi, la banca centrale, quindi tutti noi, dovranno ricomprarsi le quote a prezzi che sono stati artatamente gonfiati per esigenze di breve periodo. Le generazioni future, che hanno già sulle spalle il fardello di un debito pubblico al 130 per cento del Pil, non meritano davvero di ritrovarsi anche un ulteriore punto di pil da pagare in  eredità.”
 http://www.lavoce.info/banca-ditalia-e-il-mistero-delle-quote/
Non c’è nulla da capire.
Annotate: “1 miliardo = spesa bankitalia per ogni anno”
Infine, numero oggi sui media: 60 miliardi.
E’ il costo della corruzione evidenziato dalla Unione Europea.
http://www.repubblica.it/politica/2014/02/03/news/ue_legge_anticorruzione_italiana_insufficiente-77586035/
Veniamo così a sapere dalla UE che il Italia esiste la CIVIT, ma guarda che bello !
Ma cos’è questa robina qua ? Ce lo spiega Gian Antonio Stella.
http://www.corriere.it/cronache/14_febbraio_04/corruzione-c-era-volta-anche-l-authority-ha-cambiato-tre-nomi-non-ha-piu-poteri-dd1e6d74-8d5f-11e3-9737-22dadb171b02.shtml
Fra l’altro pochi spiegano che i dati non provengono dalla Unione Europea ma indovinate ? Dall’ Italia.
Questa è la Relazione della Corte dei Conti del 12.febbraio 2012, esattamente due anni fa.
I dati sulla corruzione si trovano a pagina 100.
http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/documenti_procura/procura_generale/relazioni_anni_giudiziari/inaugurazione_anno_giudiziario_2012_scritta.pdf
Ma veniamo anche a sapere che il dato risale addirittura al 2008 ! Sempre a pag. 100.
“Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata 
correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento 
della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al 
Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica 
Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU “
Altri documenti correlati.
http://www.corteconti.it/procura/apertura_anno_giudiziario_interventi/dettaglio.html?resourceType=/_documenti/procura/generale/elem_0011.html
Ma nessuno se ne era accorto allora e nessuno reagisce oggi.
Annotate “60 miliardi = costo corruzione ogni anno”  così allineandolo a
                    1  miliardo ogni anno
                 0,5   miliardi  (= a 500 milioni) una tantum .
Adesso il nesso comincia a intravedersi.
Abbiamo un moderato presidente del consiglio, che svillaneggia il presidente degli industriali (gli stessi a cui piaceva la barzelletta di berlusconi)  vantandosi di aver procurato  un investimento una tantum di 0,5, che non fa una piega davanti ad un costo annuo di 120 volte tanto e che impone al parlamento un costo di 2 volte tanto per ogni anno a venire. Poi ognuno può sbizzarrirsi come vuole, ad es. 120 volte vuol dire che la corruzione ci costa ogni mese 5, cioè dieci investimenti, ovvero 1 investimento ogni 3 giorni ecc. ovvero che basterebbe ridurre la corruzione dello 0,83%,  ecc.
A me sembra evidente che ci buttano fumo negli occhi.
 Per arroganza o per disperazione ?  O tutte e due ?
Se poi consideriamo  che i costi vanno comparati non all’investimento ma agli utili che questo produce, ipotizzando un 10% di utile per il sistema italia, tutte le proporzioni andrebbero moltiplicate per 10; quindi 1.200 volte (= 1.200 missioni in medio oriente di cui vantarsi), anziché 120 ecc.
Allora dobbiamo chiederci se la situazione abbia già superato il PNR  - punto di non ritorno e a cosa stia pensando la nostra classe dirigente.
Ma anche la classe dirigente dovrebbe chiedersi cosa sbagliarono quelli che conobbero la ghigliottina.
La domanda è: ma questa classe dirigente pensa di essere credibile. ?
Ma allora non è che siamo già al “Si salvi chi puo ?”
4 gennaio 2013


giovedì 28 luglio 2011

Amnistia, una proposta da meditare seriamente.

Il riferimento di Napolitano alla opportunità di valutare  ogni ipotesi (compresa, quindi,  quelladi concedere l'amnistia) per fronteggiare la scandalosa emergenza che affligge i carcerati merita qualche riflessione non viziata da  banali emotività.
ilfattoquotidiano.it_napolitano-evoca-laministia-e-lindulto/148356/ 


Prima di tutto bisogna tener conto che l'amnistia:
1 -di solito esclude molti reati fra cui la corruzione, quindi servirebbe ben poco a berlusconi e a tutti i furbetti di tutti i quartieri;
2 - a differenza dell'indulto degongestiona anche dai processi minori; si possono velocizzare i processi dei reati più gravi evitando la prescrizione mandando in galera i delinquenti più pericolosi.
Se poi esistono altre soluzioni ben vengano; ma i razzisti della lega faranno le barricate contro l'ipotesi di scarcerare i migranti, come sarebbe sacrosanto.

A questo proposito è utile consultare il testo dell'
ultima amnistia

Qui trovate uno studio abbastanza ampio su indulto ed amnistia pubblicato sul sito dell'Associazione Carcere e Territorio.


Se avessimo un parlamento serio che si rendesse conto che la casta è indifendibile insieme all'amnistia andrebbe riformata la prescrizione nel senso che, dopo il rinvio a giudizio e una volta iniziato il processo (entro un certo termine di prescrizione) il reato non si prescrive mai più.
In questo modo tutti avrebbero interesse, soprattutto gli imputati, a concludere in tempi brevi, avvocati e tribunali non perderebbero anni ed anni in eccezioni capziose e sarebbe la pietra tombale  sullle leggi "ad personam" che puntano tutte alla prescrizione.
Sul punto rimando agli atti della "Commissione Pisapia" del 2007 (per la prescrizione veggaisi il cap. XXII) ove ad esempio si cita il fatto che

"La Commissione ha valutato diversi possibili assetti della disciplina in materia di prescrizione. 
1) Quella prevista, dal 1995, nel nuovo codice penale spagnolo (art. 132, comma 2 c.p.), che stabilisce che tutta la durata del processo debba essere scorporata dal computo della prescrizione. Il legislatore iberico ha ritenuto contraddittorio permettere la prescrivibilità di un reato mentre è in corso un procedimento per accertare le singole responsabilità. Non si è ritenuto di aderire a questo orientamento in quanto la lentezza dei nostri procedimenti, derivanti dalla scarsità di risorse umane e materiali disponibili per la giustizia penale, addosserebbe il peso della inefficienza del sistema penale esclusivamente all'imputato, generando un processo tendenzialmente illimitato, che proseguirebbe anche quando l'intera collettività abbia rimosso l'impatto del reato. Dal punto di vista normativo si violerebbe inoltre in troppi casi il dettato dell'art. 111, comma 2 Cost., che sancisce il principio della ragionevole durata del processo."   [ndr: il grassetto è mio]

Mi sembra una motivazione assurda. 

E' un paradosso, un cane che si morde la coda: siccome il sistema è inefficiente dobbiamo farlo girare a vuoto, cioè modulare la prescrizione in modo che il sistema, in pratica,  lavori per processi che quasi sempre finiscono in prescrizione.
Nella Costituzione non c'è solo l'art. 111, ma ancor prima vi è il principio di ragionevolezza e secondo me non è affatto ragionevole far lavorare il sistema per processi che finiscono nel nulla; con un altissimo spreco delle già scarse risorse, umane e finanziarie.
Si valuti quanti processi il sistema è in grado di portare a termine ma questi processi si facciano fino in fondo.
Il resto lo si depenalizzi; molto spesso le sanzioni amministrative (ad esempio la chiusura immediata di un'attività o la interdizione in futuro da essa)  è molto più efficace di una improbabile sanzione penale.

Concludendo (per ora): la prescrizione è la vera, vergognosa amnistia.  

venerdì 1 luglio 2011

Viva il partito degli onesti !

Questo post riguarda la Giustizia se non altro perchè riguarda il ministro della a_giustizia nella sua nuova veste di "segretario" del "leadermaximo" del PDL.
Credo che il Corriere della Sera sia stato uno dei primi a cogliere irrefrenabile  comicità che promana da una sua affermazione
"Voglio un partito di onesti"
E' come il cacio sui maccheroni dell'inchiesta sulla P4 che sta per scoperchiare (in parte) l'immenso letamaio della corruzione che sta scannando il nostro Paese. (MI riferisco ai numeri della Corte dei Conti).  Dò per scontato che i miei pochi lettori sappiano che il suo metodo per far diventare onesti i delinquenti - del suo partito e TUTTI GLI ALTRI -  è quello di (in via gradata) 1 - abolire sostanzialmente i reati, 2 - impedire che le prove possano essere raccolte, 3 - impedire che i processi vengano iniziati; 4 - mandare in vacca quei pochi processi che si riescono a fare.
Si è atteggiato a leader (essendo solo il lacchè di b) indicando il cammino del partito, il destino della nazione, lo sguardo era rivolto all'orizzonte radioso ... come Lenin.




Sono andato a rileggermi il famoso capitolo di
FONTAMARA di Ignazio Silone e ne riporto una sintesi
 (è un bel libro, si può leggere anche sotto l'ombrellone).

«Ogni Governo è sempre composto da ladri» [Berardo] ragionava. «Per i cafoni è meglio, naturalmente, che il Governo sia composto da un ladro solo che di cinquecento. Perché un gran ladro, per quanto grande sia, mangia sempre meno di cinquecento ladri, piccoli e affamati. Se poi divideranno nuovamente le terre del fucino, Fontamara farà valere i suoi diritti.»
…..
Noi non volevamo far brutta figura di fronte al nuovo Governo, proprio nella cerimonia in cui si doveva risolvere la questione del Fucino. Perciò acconsentimmo alla proposta di Teofilo, che custodiva le chiavi della chiesa ed ebbe l’idea di portare con noi lo stendardo di San Rocco
…..
A causa dello stendardo, avemmo un violento tafferuglio all’entrata di Avezzano. In mezzo alla strada trovammo un gruppo di giovanotti con la camicia nera che aspettavano proprio noi e subito ci intimarono di consegnare lo stendardo. Noi rifiutammo perché non avevamo altra bandiera

 D’un tratto, vedemmo apparire in mezzo alla folla la figura grassa, sudante e sbuffante di don Abbacchio assieme ad alcuni carabinieri, e nessuno di noi dubitò che, come prete, egli avrebbe preso le difese di San rocco. Invece fu il contrario. «Credete che sia carnevale?» egli si mise a inveire contro di noi. «E’ questo il modo di compromettere l’accordo fra il Clero e l’Autorità? Quando la finirete, voialtri Fontamaresi, con le provocazioni e le chiassate?».

 Senza più fiatare, noi lasciammo che i carabinieri si impadronissero dello stendardo. Berardo fu il primo a cedere. Se un canonico rinnegava San Rocco, perché proprio noi dovevamo restargli fedeli con il rischio di compromettere i nostri diritti sul Fucino?
…….
Noi ci sedemmo per terra. Eravamo ubbidienti come scolari. Seduti per terra rimanemmo circa un’ora.
Dopo un’ora di attesa, una staffetta provocò una viva agitazione. All’angolo della piazza apparve un folto gruppo d’autorità. I carabinieri ci ordinarono: «In piedi, in piedi. Gridate forte: Viva i podestà. Viva gli amministratori onesti, viva gli amministratori che non rubano.»
Noi balzammo in piedi e gridammo come loro volevano:«Viva i podestà, viva gli amministratori onesti, viva gli amministratori che non rubano.». Tra gli amministratori-che-non-rubano il solo che noi riconoscessimo fu l’impresario. Dopo che gli amministratori-che-non-rubano si furono allontanati, col consenso dei carabinieri, potemmo nuovamente sederci per terra. Berardo cominciò a trovare la cerimonia troppo lenta. «E la terra?» chiese ad alta voce ad alcuni carabinieri. «Quando se ne parla?»

«E’ anche il principio accettato dal signor ministro» riprese a dire l’impiegato col suo sorriso ingannatore.
«Il nuovo Governo ha esaminato la questione del Fucino?» domandò Berardo.
 «Sì, e in un modo soddisfacente per tutti» rispose l’impiegato con un falso sorriso … fucino a chi lo coltiva. Fucino a chi ha i mezzi per coltivarlo o farlo coltivare. In altre parole, fucino a chi ha capitali sufficienti. Fucino deve essere liberato dai piccoli fittavoli miserabili e concesso ai contadini ricchi. Avete altri schiarimenti da chiedere?». Egli ci diede quella spiegazione con la stessa indifferenza come se gli avessimo chiesto l’ora. Il suo viso mostrava l’impassibilità di una barbabietola.

«Tutto è chiaro» rispondemmo noi.
Tutto era chiaro. 

Le strade erano piene di luci. 
Si era fatto tardi, ma le vie erano illuminate a giorno. (Tutto era chiaro.) 
Ma perché tutto questo ?

Ho sottolineato in rosso il fatto che le autorità si schierano sempre in difesa dei facinorosi e che gli stessi oppressi rinunciano ingenuamente alla loro dignità. E qui il richiamo va al Faust di Goethe.

 


giovedì 19 maggio 2011

Il caso Ruby alla Corte Costituzionale

Il 6 luglio 2011 è fissata l'udienza  per decidere sull'ammissibilità del ricorso.
Corriere.it

Vi è un precedemte recente ed analogo sul caso Mastella.

Da notare che si tratta di una "ammissibilità" preliminare, limitata a stabilire la legittimazione delle parti, mentre la vera e propria ammissibilità (quella a cui faccio riferimento)  verrà decisa in via preliminare nel giudizio di merito.

Nel frattempo  la VI sezione penale della Cassazione, ha affermato che spetta al giudice ordinario stabilire se un reato ha natura ministeriale e, una volta esclusa la ministerialita', non vi è alcun obbligo di informare la Camera di appartenenza dell'imputato-parlamentare.

Qui trovate la motivazione; il punto cruciale è alla fine del paragrafo 6.4 in cui si dice che quando "l'autorità giudiziaria procede in via "ordinaria" per un reato che non ha ritenuto di natura ministeriale, la Camera competente non "beneficia" di alcuna informativa per via ufficiale ..."
  
Resta da capire il rapporto fra le due decisioni (Corte di Cassazione e Corte Costituzionale).

mercoledì 4 maggio 2011

Realismo politico e civiltà giuridica

Nella overdose mediatica in corso poche sono le voci che hanno avanzato il dubbio se Osama dovesse essere processato. Gli USA non hanno precisato se la morte sia stata inevitabile, questo consente di dare libero sfogo a primitive pulsioni di  masse assetate di sangue.
Pieno appoggio di Russia e Cina, che pure non concordano sul tentativo di assassinare Gheddafi.
Tutti siamo chiamati a gioire e perfino a festeggiare per la vittoria, ferma restando la cappa di paura ribadita con l'avvertimento di possibili ritorsioni terroristiche (nella notte addirittura si parlò di una bomba atomica in europa).
La prima voce a non esultare è stata quella del Papa.
I più saggi si limitano a rimarcare per questa morte la propria assoluta indifferenza, timorosi di essere additati come simpatizzanti del terrorismo.
Ieri un bell'articolo di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
Oggi Barbara Spinelli su Repubblica.
Resta un fatto che pochi hanno notato:  in assenza del cadavere, in realtà non sappiamo nulla, in particolare quando Bin Laden sarebbe morto.
La fretta con cui è stata annunciata la sepoltura in mare non convince, la giustificazione neppure. Alcune notizie (ad esempio circa il ruolo svolto dal Pakistan) sembrano preconfezionate.
Il realismo politico prevale totalmente sulla civiltà giuridica.
Non senza conseguenze. Ad esempio: chi potrà convincere  Gheddafi all'esilio o a farsi processare ?
La guerra in Libia sarà probabilmente lunga ma ... ce lo spiegheranno dopo.
C'è da chiedersi se la nostra democrazia, anzichè rafforzata, non venga indebolita da questo modo di esercitare il potere caratterizzato dalla segretezza e, quindi, incontrollabile.

 
ore 18,30  sull'Avvenire.it leggo questa interessante intervista a Prof. Andrea Bianchi , docente all’Istituto Alti Studi Internazionali di Ginevra.  Alla fine si accenna al problema di non rivelare materiali coperti dal segreto di Stato.

5.5.11 molto interessante questa intervista sul Corriere.it all' Avv. Alan Dershowitz, indicato come famosissimo e obamiano convinto,  il quale ritiene che sia stato un grave errore non aver compiuto un'autopsia sul cadavere e che il governo USA sarà citato in causa per essere costretto  a mostrare le foto "segrete".

martedì 5 aprile 2011

La Camera solleva il conflitto di attribuzioni sul caso Ruby.

Con 314 voti a favore e 302 voti contrari.
Il resoconto di Repubblica
La Corte Costituzionale lo dichiarerà inammissibile fra circa 6 mesi ma nel frattempo verrà utilizzato per campagne mediatiche vittimistiche contro la magistratura.
Nel frattempo il processo dovrebbe andare avanti mentre andranno in prescrizione Mediaset, Mills e Mediatrade.


martedì 29 marzo 2011

Fini davanti alla sua responsabilità.

29.3.2010
Come noto è in capo a Fini il potere di decidere se mettere in votazione o meno nell'aula  della Camera la proposta di sollevare il conflitto di attribuzioni sul caso Ruby.
"..  domani mattina l'ufficio di presidenza della Camera si riunirà per esaminare di nuovo la richiesta di sollevare sul caso il conflitto di attribuzione. "Mi riservo di formulare domani una proposta" ha detto, secondo quanto si è appreso, Gianfranco Fini. Durante la riunione saranno esaminati il parere della giunta per le Autorizzazioni, favorevole, e l'esito della discussione della giunta per il Regolamento, riunitasi oggi pomeriggio, in cui la maggioranza dei componenti si è espressa contro il passaggio in aula richiesto dai capogruppo di Pdl, Lega e Responsabili. La decisione ora spetta a Fini: la terza carica dello Stato ha ringraziato tutti i componenti della giunta per le loro valutazioni e ha assicurato che valuterà "con attenzione e ponderatezza" riservandosi di formulare domattina una proposta all'ufficio di presidenza. Indipendentemente dal caso in esame, tuttavia, Fini ha ritenuto "necessario arrivare a una più esplicita e compiuta disciplina in materia di conflitto di attribuzione" e a tal fine ha nominato Bressa, per l'opposizione, e Leone, per la maggioranza, relatori "per definire le proposte emendative al regolamento in materia". Se si decidesse di rimettere la decisione all'aula, il voto potrebbe aver luogo già giovedì. In questo caso, si scatenerebbe una nuova battaglia, che potrebbe portare alla richiesta del trasferimento della competenza sul caso Ruby al Tribunale dei ministri di Roma, come più volte richiesto dai legali del premier. "
http://www.repubblica.it/politica/2011/03/29/news/processo_ruby_testi_accusa_difesa-14223891/?ref=HREC1-1 
In pratica ognuno degli organi consultivi si esprime in base a criteri politici, a seconda se la maggioranza dei componenti è di centrodestra o di "centrosinistra" (cioè di opposizione, FLI compreso).
L ' Ufficio di Presidenza  si esprimerà contro la proposta di rimettere la decisione all'aula della Camera perchè la maggioranza dei componenti è di "opposizione", cioè appartiene ai gruppi parlamentari di opposizione rispetto a quelli che sostengono il governo (il bisticcio di parole è inevitabile se, correttamente, non si vuole comprendere il FLI nel centrosinistra).
A quel punto Fini dovrà decidere, cioè esercitare il potere che gli spetta.
Mettere in campo la necessità di modificare i regolamenti in materia di conflitto di attribuzioni lascia trasparire un atteggiamento incerto, la volontà  di guadagnare tempo o, peggio, una debolezza.
Perchè evidentemente Fini deve decidere coi regolamenti vigenti, senza tante storie.
Senza tatticismi politici; mi riferisco alla probabile polemica che il centrodestra solleverebbe contro di lui accusandolo di essere fazioso, eversivo ecc.
La questione è solo giuridica: è una proposta palesemente inammissibile e non può essere messa in votazione. Altrimenti ogni volta che un parlamentare della maggioranza, andrà sotto processo la Camera (o il Senato) dovranno sollevare il conflitto di attribuzioni; anche in caso di rapina, omicidio, collusione con la mafia ecc.  l'imputato-parlamentare  potrebbe dire che lo ha fatto nell'esercizio delle sue funzioni.
Si creerebbe un precedente (anti)parlamentare alquanto bizzarro e pericoloso.
Potremmo vedere messa in votazione anche una proposta per definire il sesso degli angeli.
30.3.2011 - Fini ha calato le braghe.
"Il caso Ruby e il conflitto di attribuzione che la maggioranza ha chiesto di sollevare sono la questione di cui si sta dibattendo nell’Ufficio di Presidenza in corso. Gianfranco Fini, a quanto si apprende, ha espresso questa sua posizione dopo aver illustrato le conclusioni a cui sono pervenute la Giunta per le autorizzazioni e la Giunta per il regolamento ed aver richiamato alcuni precedenti rispetto ai quali il caso Ruby, lo aveva già sottolineato, si presenta per certi aspetti come un unicum."
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/30/caso-ruby-fini-laula-deve-pronunciarsi-su-conflitto-attribuzione/100981/
Proprio perchè il caso è nuovo Fini si è preso la responsabilità di creare un precedente pericoloso per le ragioni che ho qui spiegato ieri.




giovedì 3 marzo 2011

Il conflitto di attribuzioni è palesemente inammissibile, la Camera non ha prerogative sul processo ordinario.


2.3.2011 - Ci risiamo con la favola del conflitto di attribuzioni, invenzione di Paniz, parlamentare del centrodestra e famoso avvocato.  il PDL ha chiesto di passare in votazione la proposta alla Camera di sollevare il conflitto di attribuzioni per il reato di concussione.
La (ridicola tesi) è, come noto, che berlusconi avrebbe fatto pressioni sulla questura di milano per prevenire un incidente diplomatico.
Fini chiede il parere della Giunta per il regolamento, questi sono i componenti.
berlusconi ha fretta, Fini no.
Suppongo che dopo aver acquisito questo parere, forse fra un paio di settimane,  convocherà l'ufficio di presidenza (altro paio di settimane).  I pareri dovrebbero essere per la palese inammissibilità della richiesta. Poi toccherà a lui, se ha i cosiddetti, forte di questi pareri, sentito il  PDR, dovrebbe rifiutare di porre la questione al voto della Camera.
Il centrodestra insorgerà ma potrà solo votare un ordine del giorno, non la deliberazione di sollevare il conflitto di attribuzioni.
Regolamento della Camera dei deputati 
Componenti dell'ufficio di presidenza. 
A parte il merito della questione, davvero ridicolo,  la questione è manifestamente inammissibile perchè la Camera ha delle pregogative da esercitare solo nei confronti del Tribunale dei Ministri (cioè l'autorizzazione a procedere ex art. 96 della Costituzione) ma non nei confronti del Tribunale ordinario.
Tutti i precedenti nascono da casi (Castelli e Matteoli)  in cui il processo era stato incardinato davanti al Tribunale dei Ministri il quale eveva declinato la propria competenza (spogliandosi del processo) a favore di quella del Tribunale ordinario senza comunicarlo alla assemblea di appartenenza (Camera o Senato).
Ed il conflitto era stato sollevato, apputo, contro il Tribunale dei Ministri.
Questo post fa ovviamente seguito a quello dell' 11.2.2010
Il conflitto non sospenderà ... 
in cui ci sono i link alle sentenze e dottrina dei casi Castelli a Matteoli.

3.3.2011 - Fini ha oggi dichiarato che in Ufficio di Presidenza "il mio parere personale non sarà espresso: tutti sanno che il presidente non vota". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante la registrazione di Porta a Porta.  Dovrebbe voler dire, subdolamente, che si rimetterà all'orientamento di quell'ufficio, dove il centrodestra è in minoranza. 

4.3.2011 -  "Cassazione. Una decisione della Cassazione presa nella serata di ieri, però, rischia di inserirsi sul caso Ruby. Secondo la Suprema Corte, scrive il Sole 24 Ore, è il giudice ordinario che stabilisce se un reato ha natura ministeriale e, una volta esclusa la ministerialità, non è obbligato ad informare la Camera di appartenenza dell'imputato-ministro." lo riferisce  Il Sole 24 Ore in merito al processo Mastella dove era stata sollevata questione sostanzialmente identica. 

Si tratta della sentenza n. 10130 del 3-11 marzo 2011 che trovate in "Guida al Diritto" QUI 
la parte che interessa è contenuta nei paragrafi 6.3 e seguenti. 

 Nell'articolo e nella sentenza  si cita la sentenza n. 241 (Caso Matteoli) che trovate fra i link del mio precedente post e direttamente QUI.

Quella della Cassazione è esattamente la tesi che avevo già sinteticamente espresso e che 

 era trapelata anche dalla indiscrezione citata nell'aggiornamento del 17.2.2011 citata nel precedente mio post "Il conflitto non sospenderà... " 
Tutto questo  impone all' Ufficio di Presidenza della Camera e a Fini di non passare in votazione la richiesta del PDL, a quel punto questo capitolo potrà dirsi chiuso. A meno che non abbiano la sfacciataggine di fare una legge  che consenta alla Camera di interferire nei processi ordinari, violerebbe il principio di separazione dei poteri, cioè il cuore delle stato di diritto, un golpe legislativo; a quel punto il PDR dovrebbe bloccare una siffatta legge.  


lunedì 28 febbraio 2011

Processo a Gheddafi. La giungla dei Tribunali Internazionali.

Cominciano a  levarsi voci sulla possibilità di processare Gheddafi per crimini contro l'umanità.
Il linguaggio usato da molti (politici e giornalisti in particolare) è spesso generico, impreciso e fuorviante: è difficile a quale Tribunale ci si riferisca e spesso si fanno paragoni che non c'entrano nulla.
Per non creare confusione, l'unico modo è utilizzare la terminologia inglese che ritrovate su Wikipedia/Tribunali internazionali.
IL Tribunale che riguarda Gheddafi è la ICC - INTERNATIONAL CRIMINAL COURT, spesso poco esattamente  indicata con gergo nostrano Corte Penale internazionale o Tribunale Penale Internazionale ( TPI ) o Tribunale dell' Aja.
E' stata istituita con lo Statuto di Roma del 17 luglio 1998.
Qui trovate il testo in inglese.
Al raggiungimento della 60esima ratifica, l'11 aprile 2002, è entrata in vigore il 1º luglio 2002. Sede all'Aia (Alexanderkazerne), ma temporaneamente ospitata al "de Arc". Indipendente dalle organizzazioni internazionali (ONU). Si occupa di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimine di aggressione e gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra
E' molto importante sottolineare che dal 24 marzo 2010 i paesi che aderiscono allo Statuto di Roma sono 114. Altri 40 paesi hanno firmato ma non ratificato il trattato. Fra questi, Israele e Stati Uniti hanno dichiarato di non avere intenzione di ratificarlo. Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (Francia, Regno Unito, USA, Cina, Russia) Russia e Cina, oltre agli USA, non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale.
Qui trovate il dettaglio dei dettagio dei paesi aderenti.
Va quindi posta attenzione sul al fatto che:
- la ICC  NON E'  un organo dell' ONU la quale si è dotata di una propria corte la
ICJ - International Court of Justice, con sede sempre all' Aja;
- la ICC non ha nulla a che vedere con il Tribunale che iniziò il processò Milosevic:   l'  ICTY: International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia,  una corte ad-hoc istituita il 25 maggio 1993 con la risoluzione 827 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU,  prima corte per crimini di guerra costituita in Europa dalla seconda guerra mondiale ed è chiamata a giudicare gli eventi avvenuti in 4 differenti conflitti: in Croazia (1991-95), in Bosnia-Erzegovina (1992-95), in Kosovo (1998-99) e in Macedonia (2001) con sede sempre all' Aja;
- la ICC non ha nulla a che vedere con molti altri Tribunali SPECIALI, istituiti di volta in volta per crimini contro l'umanità;
- non bisogna accontentarsi delle definizioni che fanno riferimento al "Tribunale dell' Aja", locuzione che non significa nulla;
- Saddam Ussein fu sottoposto a un tribunale irakeno, non internazionale;
- quello che invece "giudicò"  Ceauşescu, non era nemmeno un tribunale.
Sui precedenti segnalo questo articolo molto di MASSIMO FINI il quale, con la consueta paradossale ma ultrarazionalissima originalità sottolinea che spesso si tratta di processi che i vincitori fanno ai vinti in base ad una legalità molto dubbia "invece di passarli onestamente per le armi come si faceva in tempi meno ipocriti e meno falsamente "garantisti".
Segnalo per l'autorevolezza degli autori anche questi interventi di ANTONIO CASSESE  e di SERGIO ROMANO .
Morale della favola: non esiste ancora un sistema internazionale accettabile per perseguire i crimini contro l'umanità, soprattutto perchè i paesi più forti non accettano di assoggettarsi ad una giurisdizione internazioneale o meglio, NON POSSONO.
Si pensi solo ai crimini degli USA in Vietnam (orange) ed a Falluja (fosforo bianco) , ai crimini dei Russi in  Cecenia, ai massacri dei serbi ecc.
Ciò premesso credo sia più facile capire quali siano le notizie "vere" ad es. questa secondo cui Louis Moreno Ocampo, che è il procuratore della ICC, ha aperto una indagine preliminare contro Gheddafi.
La riflessione più importante riguarda la Clinton perchè se, come credo (ma non ho verificato) per il processo a Gheddafi si è riferita alla ICC, si dovrebbe supporre che gli USA abbiano intenzione di aderire al relativo trattato. Altrimenti saremmo al paradosso di uno stato che non aderisce al trattato istitutivo del Tribunale e si arroga "il diritto" di chiedere che il capo di un altro stato venga sottoposto proprio a quel tribunale !
Dulci in fundo: l' Italia sembra non abbia adeguato il proprio sistema penale  allo Statuto di Roma, lo sostiene deputato Sandro Gozi.
30.3.2011 - La Clinton fa marcia indietro.
Sembrava che volessero mettere sotto processo Gheddafi, adesso che lui sta riconquistando il territorio stanno trattando per l'esilio. E' la conferma delle perplessità che avevo espresso qui sopra.




mercoledì 23 febbraio 2011

Il massacro della giustizia in cambio dello pseudefederalismo.

E' in atto il disperato tentativo di uno scambio assurdo e indecente.
Che fa perno sulle contraddizioni della lega la quale ha un disperato bisogno di illudere i propri adepti di aver ottenuto un qualche risultato: il tanto sbandierato federalismo.
La base leghista è infuriata dall'impotenza dell'azione di governo e di quella del partito leghista in particolare; è una base che sta orientando il proprio odio contro berlusconi per cui è rischioso per Bossi e gli altri difenderlo esplicitamente: ogni tanto debbono far vedere che non lo assecondano.
Ad esempio quando Bossi "boccia" l'immunità parlamentare, salva la possibilità in qualsiasi momento di affermare l'esatto contrario.
Sull'altro fronte berlusconi pretende ovviamente che la lega sostenga qualsiasi iniziativa parlamentare per fare una legge che lo sottragga ai processi. Altrimenti niente federalismo, ovviamente.
Questo determina una sorta di isteria delle iniziative parlamentari, ogni giorno c'è n'è una data per imminente che dopo poche ore viene accantonata.  O viceversa.
Mi riservo di commentare le specifiche iniziative quando verranno veramente messe in discussione.
Posso però anticipare alcune idee generali ed una mia ipotesi sulle strategie del centrodestra.
Va considerato che, per ammazzare i processi di berlusconi, sono inefficaci tutti i provvedimenti che richiedono modifiche costituzionali ( immunità, CSM, CCost. ecc), l'iter è talmente lungo che l'approvazione definitiva arriverebbe dopo le pesanti condanne di berlusconi che potrebbero comportare la carcerazione, salva la  (quasi certa) latitanza ad Antigua.
Il Presidente della Repubblica probabilmente respingerà qualsiasi legge ad personam.
Allora come fare ?
La mia impressione e che si voglia alzare un gran polverone di iniziative altisonanti quanto velleitarie, le "grandi riforme costituzionali";  Alfano ha parlato  addirittura di cambio della forma di governo, pura follia!
Il tutto accompagnato da un sapiente aizzare i fanatici berlusconiani contro le istituzioni e tenere alte le tensioni istituzionali di cuo ho già parlato.
A quale scopo ?.
Non certo per realizzarle, ma solo per partorire il topolino, piccolo ma efficace.
Una leggina transitoria che in sisntesi dica più o meno così:
"In attesa  di realizzare le grandi riforme istituzionale, allo scopo di superare i conflitti fra le
istituzioni e per un futuro radioso dove tutti si baciano e si abbracciano a tutti i livelli e dove si legano i cani con la salsiccia ... i processi vengono sospesi qualora sia imputato un soggetto che potrebbe godere delle nuove tutele istituzionali."
Naturalmente in Italia di tali soggetti ce n'è uno solo (il solito) ma così la pillola potrebbe apparire accettabile, Violante potrebbe essere d'accordo, D'Alema potrebbe aspirare a presiedere la immancabile commissione ed il clima si distenderebbe ... sul lettino di arcore.
La Lega potrebbe dire di aver concesso il meno possibile, un compromesso accettabile  (oppure dare la colpa alla sinistra), a fronte dell'immenso risultato di portata storica: il federalismo !
Sembra che per aprire le danze inizieranno col mettere in cantiere la legge ammazzaprocessi.
Ma i processi incalzano. Secondo Zagrebelsky il processo Ruby non si concluderà entro la legislatura ma berlusconi finirà come craxi.
Staremo a vedere.

venerdì 18 febbraio 2011

Perizia su eventuali patologie sessuali ?

Ogni tanto mi veniva da pensare alla straordinaria promiscuità di quelle feste.
Il dubbio mi si è risvegliato da alcune dichiarazioni di Nadia Macrì.
Oggi il tarlo mi è diventato più esplicito dopo  le dichiarazioni di ruby e considerando il prezzo di quelle presatazioni "festose".  Di più non posso dire, devono capire solo gli adulti.
Casualmente ho scoperto che esiste l'art. 16 della legge 15.2.1996 n.66:
"1. L'imputato per i delitti di cui agli articoli 600- bis , secondo comma, 609- bis , 609- ter , 609- quater e 609- octies del codice penale è sottoposto, con le forme della perizia, ad accertamenti per l'individuazione di patologie sessualmente trasmissibili, qualora le modalità del fatto possano prospettare un rischio di trasmissione delle patologie medesime (1).
(1) Comma così modificato dall'art. 15, l. 3 agosto 1998, n. 269."
Poi vi è l'art. 224.bis cpp "Provvedimenti del giudice per le perizie che richiedono il compimento di atti idonei ad incidere sulla libertà personale."
Potrebbe essere necessario richiedere l'autorizzazione a procedere della Camera dei deputati ex art. 68 della Costituzione, ove si ritenga ipotesi assimilabile alla "perquisizione personale"
Dovrebbe rientrare fra le  "misure che comunque  incidono sulla libertà personale" v. C.Cost.  n. 238 del  9.7.1996.
Vi invito a riflettere sulle "modalità del fatto" e su che cosa succederebbe se i difensori eccepissero che occorre trasmettere gli atti alla Camera per l'autorizzazione a procedere.
26.2.2010 - La mia ipotesi è rafforzata dalle ultime interecettazioni rese note secondo cui   dopo le nottate “allucinanti” alcune ragazze vanno a fare il test dell’Hiv e poi si confrontano tra loro: “Tutto a posto? Globuli bianchi a posto, non abbiamo nessun Aids”. C’era qualche dubbio? “Mah sai, quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/26/caso-ruby-nuove-carte-piu-troie-siamo-piu-ci-vorra-bene-e-alcune-fanno-il-test-dellhiv/94143/comment-page-14/#comment-1804887

martedì 15 febbraio 2011

Berlusconi all'attacco, Napolitano pronto alla difesa.

Oggi che tutti parlano del processo Ruby, occupiamoci di un argomento più freddo.
Le istituzioni democratiche sono sotto un formidabile attacco di tipo ricattatorio.
Lo scopo è quello di costringere le istituzioni (Magistratura, Parlamento e Presidente della Repubblica) a tradire la loro missione per sottrarre Berlusconi alle conseguenze che potrebbero comportare le gravissime ipotesi di reato di cui è imputato. Cioè per garantirgli l'impunità.
Cè una serie di fatti incredibilmente gravi; la sequenza qui riportata potrebbe essere inesatta ma il risultato non cambia..
La bicamerale sul federalismo boccia il D.Legislativo.
IL Governo si riunisce immediatamente per approvarlo e inviarlo alla firma di Napolitano.
Il Presidente della Repubblica anticipa che non firmerà denunciando l’anomalia che il Governo si è riunito senza comunicargli l’ordine del giorno.
I pubblici Ministeri di Milano chiedono il giudizio immediato. 
Il centrodestra scatena contro la Magistratura una violenta campagna diffamatoria, anzichè reagire con la serenità dei giusti, di coloro che non hanno nulla da temere nè da nascondere..
Il PdL promuove una manifestazione davanti al Tribunale di Milano contro i giudici.  I mezzi di informazione evocano il finale de "Il caimano".
Il Pdl revoca l’iniziativa e Berlusconi viene convocato al Quirinale.
Trapela che Berlusconi abbia riferito al Presidente della repubblica di essere perseguitato, probabilmente avrà esternato anche la volontà di reagire (mobilitando il parlamento contro la Magistratura; esiste già il precedente del Senato che diversi anni fa approvò un ordine del giorno per boicottare un processo.
Il PdR ha detto che nel nostro sistema c'è già una serie di garanzie per il giusto processo; il che fa presagire la sua opposizione ad ulteriori leggi ad personam per boicottare i processi.
Il Ministro degli Esteri, assente ed ignaro la notte di Ruby quando si trattava (a loro dire) di prevenire un incidente diplomatico con l' Egitto, minaccia di ricorrere all  Corte Europea.
Il Presidente del Consiglio paragona la giustizia italiana alla DDR (germania dell'est comunista) e minaccia di richiedere i danni allo stato (in realtà è lo statio che dovrebbe chiedergli i danni per la concussione).
Poi l’ammonimento di Napolitano sul rischio di fine della legislatura.
I commentatori più sensibili avvertono un richiamo ai Potere di scioglimento delle camere che spettano la PdR
Ieri  berlusconi  ha sfidato  il Colle con frasi del tipo “tanto non lo può fare”, deve chiedere il permesso a me.

La tensione è altissima ed è destinata a crescere: Berlusconi deve affrontare QUATTRO PROCESSI e pretende di sottrarsi a tutti e quattro; il legittimo impedimento ed il conflitto di attribuzioni sono pannicelli caldi.
In realtà fra le varie tesi giuridiche  sul potere di scioglimento anticipato delle Camere alcune ammettono che tale potere può essere esercitato senza il parere (e quindi anche in conflitto) col governo in carica.
Di fronte ad un Governo e ad un Parlamento  paralizzati nella difesa di un imputato di gravi reati che per esclusivo interesse all'impunità li guida a destabilizzare le altre istituzioni, il PdR  potrebbe anche sciogliere le Camere proprio per salvaguardare la sovranità popolare.
Infatti allo scioglimento delle Camere devono seguire le elezioni.

Comunque, al di là dei formalismi bisogna tener conto che il Presidente della Repubblica  e la Corte Costituzionale sono stati inseriti nella costituzione proprio per evitare che gente come mussolini o hitler, potessero trasformare "legalmente" lo stato in una dittatura.

Sono l'ultimo baluardo della democrazia.

Sono però convinto che, un minuto prima di dover ricorrere a questi estremi rimedi (berlusconi dovrebbe essere messo in stato di accusa davanti alla Corte Costituzionale per attentato alla Costituzione, sarà il partito della lega nord a staccare la spina.

19.2.2011 Puntuale come un orologio svizzero l'indagato per eccellenza ha portato un gravissimo attacco denigratorio alla Corte Costituzionale. "quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che è costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra e dunque le abroga anche se sono leggi giuste e giustissime".  A cui ha fatto seguire una ipotesi di riforma velleitaria (occorre una legge costituzionale) quanto provocatoriamente eversiva (la Corte sarebbe praticamente abrogata). 
20.2.2010 Il Capo dello Stato ha ribadito che berlusconi deve sottoporsi al giusto peocesso. 

venerdì 11 febbraio 2011

I due processi ruby, prima partire poi riunire ? Il GIP: non occorre.

La Procura di Milano ha fatto partire i due processi sullo stesso binario.
I giornali avevano riportano la notizia secondo cui avrebbe avuto intenzione di “inviare al GIP la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi solo per il reato di concussione” come se intendesse “rinunciare” al processo immediato per il reato di prostituzione minorile

L’affermazione è inesatta o quantomeno ambigua, forse uscita da un’agenzia ed acriticamente ripetuta.

I due processi DEBBONO partire su binari diversi e poi debbono essere riuniti.

Andiamo con ordine.

1 - Per i reati di minore gravità (come la prostituzione minorile, invece, la Procura procede mediante citazione diretta davanti al giudice MONOCRATICO competente (cioè senza passare dal GIP) - art 550.

2 - Per gli altri reati più rilevanti (come la concussione) e per quelli più gravi, prima di che l’imputato venga rinviato a giudizio, cioè essere sottoposto a processo, la procura deve passare al filtro del GIP, artt. 416 e segg. cpp.a cui spetta rinviare l’imputato a giudizio davanti al giudice COLLEGIALE competente. Si tratta di un mini-processo, con udienze rinvii ecc.

3 - La procura, “quando la prova appare evisdente” può evitare questo mini-processo chiedere allo stesso GIP di ex 453 cpp di autorizzare il giudizio immediato, se il giudice accoglie ex art. 455 si fa il giudizio immediato davanti al giudice COLLEGIALE COMPETENTE.

4 - Vanno poi considerati glia artt. 16 e seguenti secondo cui si procede alla riunione dei processi “se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri” - art 12 lett “c”; non è di impedimento alla riunione il fatto che un reato sia davanti al giudice monocratico e l’altro davanti a quello collegiale - l’art 17-1bis, si va davanti al giudice collegiale, che è quello più garantista. In particolare “per i quali manchino le condizioni” (art. 17 comma 1-bis) vuol dire: per i quali si debba passare al filtro dell’udienza preliminare 416 che, per la prostituzione minorile non è prevista.

Adesso applichiamo il meccanismo in concreto.

a) Per la prostituzione minorile la Procura non può e non deve chiedere alcun giudizio immediato in quanto la procedura “abbreviata” è già stabilita per legge che attribuisce al PM il potere di rinviare direttamente a giudizio (cioè mettere sotto processo) berlusconi senza dover chiedere alcunchè al GIP. Si potrebbe dire che è già di per sè un giudizio immediato. Il problema NON ESISTE.

b) E’ allora evidente che la procura PRIMA deve farsi autorizzare il giudizio immediato per la concussione e far partire quel processo sul suo binario con la citazione a giudizio di berlusconi da parte del GIP ex art. 455; solo DOPO, qualunque sia l’esito, provvederà alla citazione diretta a giudizio di berlusconi per prostituzione minorile.

c ) Se, come probabile il GIP concederà il giudizio immediato rinviando berlusconi davanti al Tribunale collegiale di Milano, ritengo logico che immediatamente la Procura, citerà direttamente berlusconi a giudizio davanti al tribunale monocratico di Milano e, alla prima udienza, chiederà che questo processo venga riunito a quello di concussione. In questo modo verrebbe a cadere anche la eccezione di incompetenza territoriale per il reato di prostituzione minorile perché l’esigenza di riunire al processo per il reato più grave deroga anche alla competenza territoriale.

IL motivo della riunione è noto: berlusconi ha commesso il reato di concussione (le pressioni sulla questura) allo scopo di occultare quello di prostituzione della minorenne ruby.

- Conclusione: secondo me la Procura tira avanti e ce la farà. Poi l’inizio dei processi potrebbe essere fissata dopo l’estate, però, INTANTO, sapremo che berlusconi è sotto processo.

- I suoi avvocati-parlamentari stanno preparando il conflitto di attribuzioni per cui rimando al post “Il conflitto di attribuzioni non sospende il processo”.


Aggiornamento  17.2.2011 - Il GIP: legittimo riunire le imputazioni e la citazione a giudizio.
Nel decreto di giudizio immediato  del 15.2.2011 (che trovate anche alla pagina "Documenti") il GIP risponde al dubbio che io avevo sollevato sulla possibilità di far partire i due processi già riuniti fin dall'imputazione.
La motivazione è la seguente: 
" ... mentre la citazione diretta a giudizio instaura la fase
dibattimentale 'immediatamente' e 'per iniziativa esclusiva e diretta del Pm
procedente - senza previsione, cioè, di alcun vaglio preliminare dell'accusa -
invece nel caso di esercizio dell'azione penale mediante richiesta di rito immediato
anche il reato a citazione diretta fruisce e beneficia di tale controllo preliminare
da parte del Gip;
- che, pertanto, non solo non si ravvisa alcuna violazione di legge nella scelta del
Pm di mantenere unificate le due contestazioni, ma, semmai, la richiesta di
giudizio immediato estesa al delitto ascritto al capo b)
accresce, rispetto
all'ordinario, le garanzie dell'imputato
in quanto, sia pure nei limiti dettati dagli
artt. 453 ss. c. p. p., sottopone alla verifica di un primo giudice, diverso da quello
dibattimentale, la consistenza del quadro accusatorio "

 

Il conflitto di attribuzioni non sospenderà i processi.



Quello di cui si sta(va) discutendo ORA (il 271.2011) è l’autorizzazione all perquisizione ex art. 68 di cui berlusconi gode, nella qualità di PARLAMENTARE; nulla quindi a che fare con la competrenza del Tribunale dei Ministri (il quale è solo una sezione speciale del tribunale ordinario che si diversifica solo per la specialità del procedimento), composto da giudici normalissimi, non parlamentari; toghe rosse, insomma. Allora perché si agitano tanto ? Perché voglio arrivare all’immunità dell’art. 96 che tutela berlusconi COME MINISTRO.
Quello che oggi (27.1) la Giunta ha deciso di proporre all’ assemblea (che dovrà approvare) è sostanzialmente un diniego di autorizzazione in cui è stata surrettiziamente inserita una motivazione che nulla ha a che fare, la procura sarebbe incompetente perché sarebbe un reato ministeriale e quindi le indagini spetterebbero al Tribunale dei Ministri. E’ una palese provocazione alla procura perché sollevi il conflitto di attribuzione SOSPENDENDO LE INDAGINI. Secondo me la procura può e deve tirar dritto e mandarlo a processo IMMEDIATO, stante l’evidenza della prova, rinunciando ad eseguire la perquisizione, ormai inutile (si presume che abbiano ripulito tutto).
A quel punto dovrà essere il parlamento a prendere l’iniziativa di interferire (come nel caso castelli v. sent 304) nel processo che nel frattempo sarà già iniziato, almeno spero.
 E forse nel bel mezzo della campagna elettorale.



( * ) Qui trovate le sentenze per esteso, le leggi ed un commento di dottrina.
Sentenza n. 304 del 2007 - Castelli
Sentenza n. 241 del 2009 - Matteoli
Sentenza n. 235 del 2005 - Maroni 
G. Arconzo: A chi spetta l'ultima parola in tema di ministerialità dei reati? 
Legge Cost. n. 1 del 1989 
Legge n. 219 del 1989
G. Ferri: Le norme sui reati ministeriali ...
  
Aggiornamenti

7.1.2011
 - Nel caso Castelli il processo era davanti al Tribunale dei Ministri ed è solo la legge sul Tribunale dei Ministri che prevede la sospensione dei processi in corso davanti al Tribunale dei Ministri e non degli altri processi; con la procedura ordinaria, cioè davanti al giudice ordinario. la sospensione del processo non è prevista.
 - Fate attenzione a questo particolare perchè fra qualche settimana (se passa il voto alla Camera) urleranno come delle iene contro le toghe rosse. Poi faranno una legge per dire che anche in questo caso il processo deve essere sospeso.

   
 
15.2.2011 - Capotosti: la sospensione non è obbligatoria.

Appena il GIP di Milano ha accolto la richiesta di giudizio immediato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha dichiarato «significa che non ha tenuto conto di quanto votato le settimane scorse dalla Camera: questo è un tema che attiene l’ autonomia, la sovranità e l’ indipendenza del Parlamento». 
E' la conferma che quel voto era una provocazione per indurre i giudici di milano a sollevare il conflitto di attribuzioni. Adesso è la Camera (a cui Berlusconi appartiene)  a doverlo fare in base all'art. 96 della Costituzione.
Il costituzionalista Capotosti in merito alla eventuale sospensione del processo ha dichiarato  che il processo potrebbe continuare fino  « che la Corte non si pronunci: il conflitto tra poteri dello Stato non ha un effetto sospensivo, anche se per 'fair play' generalmente la magistratura si ferma in attesa della decisione della Consulta».
Normalmente occorrono 5-6 mesi perchè la Corte decida.
Ammesso e non concesso che Napolitano sia disposto a firmare l'atto della Camera.

17.2.2010 - Inammissibile il conflitto di attribuzioni.
E' uscita questa indiscrezione che sarebbe trapelata da ambienti della Corte (che ha prontamente smentito) secondo cui un eventuale conflitto sollevato dalla Camera o dal Governo sarebbe inammissibile trattandosi di questione di giurisdizione di competenza della Corte di Cassazione.
E' chiaro che berlusconi vuole la sospensione immediata di tutti i processi, a qualsiasi costo.
Il suo esercito di parlamentari e giuristi sono nel marasma più completo, lo dimostra il fatto che non hanno ancora preso nessuna iniziativa. Forse non sanno più cosa fare.
Perchè solo una legge costituzionale di immunità (art.68) potrebbe salvarlo. 

1.3.2011 - Ifattoquotidiano riporta che "questa sera i capigruppo della maggioranza, Fabrizio Cicchitto, Marco Reguzzoni e Luciano Sardelli hanno inviato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, una lettera nella quale chiedono di sollevare conflitto di attribuzioni fra i poteri dello Stato “a tutela delle prerogative della Camera”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/01/la-maggioranza-solleva-il-conflitto-di-attribuzione/94570/comment-page-3/#comment-1813195 
Secondo me Fini dovrebbe consultarsi con Napolitano il quale ha già invitato berlusconi ad accettare il giusto processo.  Intanto la Lega cerca di stringere sul federalismo: siamo agli sgoccioli. 
Qui si trova il  Regolamento della Camera dei deputati 
Questi sono i componenti dell'ufficio di presidenza a cui spetta decidere se mettere in votazione la richiesta.
2.3.2011 - Fini chiede il parere della Giunta per il regolamento, questi sono i componenti.
berlusconi ha fretta, Fini no.
Suppongo che dopo aver acquisito questo parere, forse fra un paio di settimane,  convocherà l'ufficio di presidenza (altro paio di settimane).  I pareri dovrebbero essere per la palese inammissibilità della richiesta. Poi toccherà a lui, se ha i cosiddetti, forte di questi pareri dovrebbe rifiutare di porre la questione al voto della Camera. Il centrodestra insorgerà ma potrà solo votare un ordine del giorno, non la deliberazione di sollevare il conflitto di attribuzioni.
 Regolamento della Camera dei deputati 
Componenti dell'ufficio di presidenza.

Questo post continua QUI