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lunedì 28 febbraio 2011

Processo a Gheddafi. La giungla dei Tribunali Internazionali.

Cominciano a  levarsi voci sulla possibilità di processare Gheddafi per crimini contro l'umanità.
Il linguaggio usato da molti (politici e giornalisti in particolare) è spesso generico, impreciso e fuorviante: è difficile a quale Tribunale ci si riferisca e spesso si fanno paragoni che non c'entrano nulla.
Per non creare confusione, l'unico modo è utilizzare la terminologia inglese che ritrovate su Wikipedia/Tribunali internazionali.
IL Tribunale che riguarda Gheddafi è la ICC - INTERNATIONAL CRIMINAL COURT, spesso poco esattamente  indicata con gergo nostrano Corte Penale internazionale o Tribunale Penale Internazionale ( TPI ) o Tribunale dell' Aja.
E' stata istituita con lo Statuto di Roma del 17 luglio 1998.
Qui trovate il testo in inglese.
Al raggiungimento della 60esima ratifica, l'11 aprile 2002, è entrata in vigore il 1º luglio 2002. Sede all'Aia (Alexanderkazerne), ma temporaneamente ospitata al "de Arc". Indipendente dalle organizzazioni internazionali (ONU). Si occupa di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimine di aggressione e gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra
E' molto importante sottolineare che dal 24 marzo 2010 i paesi che aderiscono allo Statuto di Roma sono 114. Altri 40 paesi hanno firmato ma non ratificato il trattato. Fra questi, Israele e Stati Uniti hanno dichiarato di non avere intenzione di ratificarlo. Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (Francia, Regno Unito, USA, Cina, Russia) Russia e Cina, oltre agli USA, non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale.
Qui trovate il dettaglio dei dettagio dei paesi aderenti.
Va quindi posta attenzione sul al fatto che:
- la ICC  NON E'  un organo dell' ONU la quale si è dotata di una propria corte la
ICJ - International Court of Justice, con sede sempre all' Aja;
- la ICC non ha nulla a che vedere con il Tribunale che iniziò il processò Milosevic:   l'  ICTY: International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia,  una corte ad-hoc istituita il 25 maggio 1993 con la risoluzione 827 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU,  prima corte per crimini di guerra costituita in Europa dalla seconda guerra mondiale ed è chiamata a giudicare gli eventi avvenuti in 4 differenti conflitti: in Croazia (1991-95), in Bosnia-Erzegovina (1992-95), in Kosovo (1998-99) e in Macedonia (2001) con sede sempre all' Aja;
- la ICC non ha nulla a che vedere con molti altri Tribunali SPECIALI, istituiti di volta in volta per crimini contro l'umanità;
- non bisogna accontentarsi delle definizioni che fanno riferimento al "Tribunale dell' Aja", locuzione che non significa nulla;
- Saddam Ussein fu sottoposto a un tribunale irakeno, non internazionale;
- quello che invece "giudicò"  Ceauşescu, non era nemmeno un tribunale.
Sui precedenti segnalo questo articolo molto di MASSIMO FINI il quale, con la consueta paradossale ma ultrarazionalissima originalità sottolinea che spesso si tratta di processi che i vincitori fanno ai vinti in base ad una legalità molto dubbia "invece di passarli onestamente per le armi come si faceva in tempi meno ipocriti e meno falsamente "garantisti".
Segnalo per l'autorevolezza degli autori anche questi interventi di ANTONIO CASSESE  e di SERGIO ROMANO .
Morale della favola: non esiste ancora un sistema internazionale accettabile per perseguire i crimini contro l'umanità, soprattutto perchè i paesi più forti non accettano di assoggettarsi ad una giurisdizione internazioneale o meglio, NON POSSONO.
Si pensi solo ai crimini degli USA in Vietnam (orange) ed a Falluja (fosforo bianco) , ai crimini dei Russi in  Cecenia, ai massacri dei serbi ecc.
Ciò premesso credo sia più facile capire quali siano le notizie "vere" ad es. questa secondo cui Louis Moreno Ocampo, che è il procuratore della ICC, ha aperto una indagine preliminare contro Gheddafi.
La riflessione più importante riguarda la Clinton perchè se, come credo (ma non ho verificato) per il processo a Gheddafi si è riferita alla ICC, si dovrebbe supporre che gli USA abbiano intenzione di aderire al relativo trattato. Altrimenti saremmo al paradosso di uno stato che non aderisce al trattato istitutivo del Tribunale e si arroga "il diritto" di chiedere che il capo di un altro stato venga sottoposto proprio a quel tribunale !
Dulci in fundo: l' Italia sembra non abbia adeguato il proprio sistema penale  allo Statuto di Roma, lo sostiene deputato Sandro Gozi.
30.3.2011 - La Clinton fa marcia indietro.
Sembrava che volessero mettere sotto processo Gheddafi, adesso che lui sta riconquistando il territorio stanno trattando per l'esilio. E' la conferma delle perplessità che avevo espresso qui sopra.




mercoledì 23 febbraio 2011

Il massacro della giustizia in cambio dello pseudefederalismo.

E' in atto il disperato tentativo di uno scambio assurdo e indecente.
Che fa perno sulle contraddizioni della lega la quale ha un disperato bisogno di illudere i propri adepti di aver ottenuto un qualche risultato: il tanto sbandierato federalismo.
La base leghista è infuriata dall'impotenza dell'azione di governo e di quella del partito leghista in particolare; è una base che sta orientando il proprio odio contro berlusconi per cui è rischioso per Bossi e gli altri difenderlo esplicitamente: ogni tanto debbono far vedere che non lo assecondano.
Ad esempio quando Bossi "boccia" l'immunità parlamentare, salva la possibilità in qualsiasi momento di affermare l'esatto contrario.
Sull'altro fronte berlusconi pretende ovviamente che la lega sostenga qualsiasi iniziativa parlamentare per fare una legge che lo sottragga ai processi. Altrimenti niente federalismo, ovviamente.
Questo determina una sorta di isteria delle iniziative parlamentari, ogni giorno c'è n'è una data per imminente che dopo poche ore viene accantonata.  O viceversa.
Mi riservo di commentare le specifiche iniziative quando verranno veramente messe in discussione.
Posso però anticipare alcune idee generali ed una mia ipotesi sulle strategie del centrodestra.
Va considerato che, per ammazzare i processi di berlusconi, sono inefficaci tutti i provvedimenti che richiedono modifiche costituzionali ( immunità, CSM, CCost. ecc), l'iter è talmente lungo che l'approvazione definitiva arriverebbe dopo le pesanti condanne di berlusconi che potrebbero comportare la carcerazione, salva la  (quasi certa) latitanza ad Antigua.
Il Presidente della Repubblica probabilmente respingerà qualsiasi legge ad personam.
Allora come fare ?
La mia impressione e che si voglia alzare un gran polverone di iniziative altisonanti quanto velleitarie, le "grandi riforme costituzionali";  Alfano ha parlato  addirittura di cambio della forma di governo, pura follia!
Il tutto accompagnato da un sapiente aizzare i fanatici berlusconiani contro le istituzioni e tenere alte le tensioni istituzionali di cuo ho già parlato.
A quale scopo ?.
Non certo per realizzarle, ma solo per partorire il topolino, piccolo ma efficace.
Una leggina transitoria che in sisntesi dica più o meno così:
"In attesa  di realizzare le grandi riforme istituzionale, allo scopo di superare i conflitti fra le
istituzioni e per un futuro radioso dove tutti si baciano e si abbracciano a tutti i livelli e dove si legano i cani con la salsiccia ... i processi vengono sospesi qualora sia imputato un soggetto che potrebbe godere delle nuove tutele istituzionali."
Naturalmente in Italia di tali soggetti ce n'è uno solo (il solito) ma così la pillola potrebbe apparire accettabile, Violante potrebbe essere d'accordo, D'Alema potrebbe aspirare a presiedere la immancabile commissione ed il clima si distenderebbe ... sul lettino di arcore.
La Lega potrebbe dire di aver concesso il meno possibile, un compromesso accettabile  (oppure dare la colpa alla sinistra), a fronte dell'immenso risultato di portata storica: il federalismo !
Sembra che per aprire le danze inizieranno col mettere in cantiere la legge ammazzaprocessi.
Ma i processi incalzano. Secondo Zagrebelsky il processo Ruby non si concluderà entro la legislatura ma berlusconi finirà come craxi.
Staremo a vedere.

venerdì 18 febbraio 2011

Perizia su eventuali patologie sessuali ?

Ogni tanto mi veniva da pensare alla straordinaria promiscuità di quelle feste.
Il dubbio mi si è risvegliato da alcune dichiarazioni di Nadia Macrì.
Oggi il tarlo mi è diventato più esplicito dopo  le dichiarazioni di ruby e considerando il prezzo di quelle presatazioni "festose".  Di più non posso dire, devono capire solo gli adulti.
Casualmente ho scoperto che esiste l'art. 16 della legge 15.2.1996 n.66:
"1. L'imputato per i delitti di cui agli articoli 600- bis , secondo comma, 609- bis , 609- ter , 609- quater e 609- octies del codice penale è sottoposto, con le forme della perizia, ad accertamenti per l'individuazione di patologie sessualmente trasmissibili, qualora le modalità del fatto possano prospettare un rischio di trasmissione delle patologie medesime (1).
(1) Comma così modificato dall'art. 15, l. 3 agosto 1998, n. 269."
Poi vi è l'art. 224.bis cpp "Provvedimenti del giudice per le perizie che richiedono il compimento di atti idonei ad incidere sulla libertà personale."
Potrebbe essere necessario richiedere l'autorizzazione a procedere della Camera dei deputati ex art. 68 della Costituzione, ove si ritenga ipotesi assimilabile alla "perquisizione personale"
Dovrebbe rientrare fra le  "misure che comunque  incidono sulla libertà personale" v. C.Cost.  n. 238 del  9.7.1996.
Vi invito a riflettere sulle "modalità del fatto" e su che cosa succederebbe se i difensori eccepissero che occorre trasmettere gli atti alla Camera per l'autorizzazione a procedere.
26.2.2010 - La mia ipotesi è rafforzata dalle ultime interecettazioni rese note secondo cui   dopo le nottate “allucinanti” alcune ragazze vanno a fare il test dell’Hiv e poi si confrontano tra loro: “Tutto a posto? Globuli bianchi a posto, non abbiamo nessun Aids”. C’era qualche dubbio? “Mah sai, quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/26/caso-ruby-nuove-carte-piu-troie-siamo-piu-ci-vorra-bene-e-alcune-fanno-il-test-dellhiv/94143/comment-page-14/#comment-1804887

martedì 15 febbraio 2011

Berlusconi all'attacco, Napolitano pronto alla difesa.

Oggi che tutti parlano del processo Ruby, occupiamoci di un argomento più freddo.
Le istituzioni democratiche sono sotto un formidabile attacco di tipo ricattatorio.
Lo scopo è quello di costringere le istituzioni (Magistratura, Parlamento e Presidente della Repubblica) a tradire la loro missione per sottrarre Berlusconi alle conseguenze che potrebbero comportare le gravissime ipotesi di reato di cui è imputato. Cioè per garantirgli l'impunità.
Cè una serie di fatti incredibilmente gravi; la sequenza qui riportata potrebbe essere inesatta ma il risultato non cambia..
La bicamerale sul federalismo boccia il D.Legislativo.
IL Governo si riunisce immediatamente per approvarlo e inviarlo alla firma di Napolitano.
Il Presidente della Repubblica anticipa che non firmerà denunciando l’anomalia che il Governo si è riunito senza comunicargli l’ordine del giorno.
I pubblici Ministeri di Milano chiedono il giudizio immediato. 
Il centrodestra scatena contro la Magistratura una violenta campagna diffamatoria, anzichè reagire con la serenità dei giusti, di coloro che non hanno nulla da temere nè da nascondere..
Il PdL promuove una manifestazione davanti al Tribunale di Milano contro i giudici.  I mezzi di informazione evocano il finale de "Il caimano".
Il Pdl revoca l’iniziativa e Berlusconi viene convocato al Quirinale.
Trapela che Berlusconi abbia riferito al Presidente della repubblica di essere perseguitato, probabilmente avrà esternato anche la volontà di reagire (mobilitando il parlamento contro la Magistratura; esiste già il precedente del Senato che diversi anni fa approvò un ordine del giorno per boicottare un processo.
Il PdR ha detto che nel nostro sistema c'è già una serie di garanzie per il giusto processo; il che fa presagire la sua opposizione ad ulteriori leggi ad personam per boicottare i processi.
Il Ministro degli Esteri, assente ed ignaro la notte di Ruby quando si trattava (a loro dire) di prevenire un incidente diplomatico con l' Egitto, minaccia di ricorrere all  Corte Europea.
Il Presidente del Consiglio paragona la giustizia italiana alla DDR (germania dell'est comunista) e minaccia di richiedere i danni allo stato (in realtà è lo statio che dovrebbe chiedergli i danni per la concussione).
Poi l’ammonimento di Napolitano sul rischio di fine della legislatura.
I commentatori più sensibili avvertono un richiamo ai Potere di scioglimento delle camere che spettano la PdR
Ieri  berlusconi  ha sfidato  il Colle con frasi del tipo “tanto non lo può fare”, deve chiedere il permesso a me.

La tensione è altissima ed è destinata a crescere: Berlusconi deve affrontare QUATTRO PROCESSI e pretende di sottrarsi a tutti e quattro; il legittimo impedimento ed il conflitto di attribuzioni sono pannicelli caldi.
In realtà fra le varie tesi giuridiche  sul potere di scioglimento anticipato delle Camere alcune ammettono che tale potere può essere esercitato senza il parere (e quindi anche in conflitto) col governo in carica.
Di fronte ad un Governo e ad un Parlamento  paralizzati nella difesa di un imputato di gravi reati che per esclusivo interesse all'impunità li guida a destabilizzare le altre istituzioni, il PdR  potrebbe anche sciogliere le Camere proprio per salvaguardare la sovranità popolare.
Infatti allo scioglimento delle Camere devono seguire le elezioni.

Comunque, al di là dei formalismi bisogna tener conto che il Presidente della Repubblica  e la Corte Costituzionale sono stati inseriti nella costituzione proprio per evitare che gente come mussolini o hitler, potessero trasformare "legalmente" lo stato in una dittatura.

Sono l'ultimo baluardo della democrazia.

Sono però convinto che, un minuto prima di dover ricorrere a questi estremi rimedi (berlusconi dovrebbe essere messo in stato di accusa davanti alla Corte Costituzionale per attentato alla Costituzione, sarà il partito della lega nord a staccare la spina.

19.2.2011 Puntuale come un orologio svizzero l'indagato per eccellenza ha portato un gravissimo attacco denigratorio alla Corte Costituzionale. "quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che è costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra e dunque le abroga anche se sono leggi giuste e giustissime".  A cui ha fatto seguire una ipotesi di riforma velleitaria (occorre una legge costituzionale) quanto provocatoriamente eversiva (la Corte sarebbe praticamente abrogata). 
20.2.2010 Il Capo dello Stato ha ribadito che berlusconi deve sottoporsi al giusto peocesso. 

venerdì 11 febbraio 2011

I due processi ruby, prima partire poi riunire ? Il GIP: non occorre.

La Procura di Milano ha fatto partire i due processi sullo stesso binario.
I giornali avevano riportano la notizia secondo cui avrebbe avuto intenzione di “inviare al GIP la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi solo per il reato di concussione” come se intendesse “rinunciare” al processo immediato per il reato di prostituzione minorile

L’affermazione è inesatta o quantomeno ambigua, forse uscita da un’agenzia ed acriticamente ripetuta.

I due processi DEBBONO partire su binari diversi e poi debbono essere riuniti.

Andiamo con ordine.

1 - Per i reati di minore gravità (come la prostituzione minorile, invece, la Procura procede mediante citazione diretta davanti al giudice MONOCRATICO competente (cioè senza passare dal GIP) - art 550.

2 - Per gli altri reati più rilevanti (come la concussione) e per quelli più gravi, prima di che l’imputato venga rinviato a giudizio, cioè essere sottoposto a processo, la procura deve passare al filtro del GIP, artt. 416 e segg. cpp.a cui spetta rinviare l’imputato a giudizio davanti al giudice COLLEGIALE competente. Si tratta di un mini-processo, con udienze rinvii ecc.

3 - La procura, “quando la prova appare evisdente” può evitare questo mini-processo chiedere allo stesso GIP di ex 453 cpp di autorizzare il giudizio immediato, se il giudice accoglie ex art. 455 si fa il giudizio immediato davanti al giudice COLLEGIALE COMPETENTE.

4 - Vanno poi considerati glia artt. 16 e seguenti secondo cui si procede alla riunione dei processi “se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri” - art 12 lett “c”; non è di impedimento alla riunione il fatto che un reato sia davanti al giudice monocratico e l’altro davanti a quello collegiale - l’art 17-1bis, si va davanti al giudice collegiale, che è quello più garantista. In particolare “per i quali manchino le condizioni” (art. 17 comma 1-bis) vuol dire: per i quali si debba passare al filtro dell’udienza preliminare 416 che, per la prostituzione minorile non è prevista.

Adesso applichiamo il meccanismo in concreto.

a) Per la prostituzione minorile la Procura non può e non deve chiedere alcun giudizio immediato in quanto la procedura “abbreviata” è già stabilita per legge che attribuisce al PM il potere di rinviare direttamente a giudizio (cioè mettere sotto processo) berlusconi senza dover chiedere alcunchè al GIP. Si potrebbe dire che è già di per sè un giudizio immediato. Il problema NON ESISTE.

b) E’ allora evidente che la procura PRIMA deve farsi autorizzare il giudizio immediato per la concussione e far partire quel processo sul suo binario con la citazione a giudizio di berlusconi da parte del GIP ex art. 455; solo DOPO, qualunque sia l’esito, provvederà alla citazione diretta a giudizio di berlusconi per prostituzione minorile.

c ) Se, come probabile il GIP concederà il giudizio immediato rinviando berlusconi davanti al Tribunale collegiale di Milano, ritengo logico che immediatamente la Procura, citerà direttamente berlusconi a giudizio davanti al tribunale monocratico di Milano e, alla prima udienza, chiederà che questo processo venga riunito a quello di concussione. In questo modo verrebbe a cadere anche la eccezione di incompetenza territoriale per il reato di prostituzione minorile perché l’esigenza di riunire al processo per il reato più grave deroga anche alla competenza territoriale.

IL motivo della riunione è noto: berlusconi ha commesso il reato di concussione (le pressioni sulla questura) allo scopo di occultare quello di prostituzione della minorenne ruby.

- Conclusione: secondo me la Procura tira avanti e ce la farà. Poi l’inizio dei processi potrebbe essere fissata dopo l’estate, però, INTANTO, sapremo che berlusconi è sotto processo.

- I suoi avvocati-parlamentari stanno preparando il conflitto di attribuzioni per cui rimando al post “Il conflitto di attribuzioni non sospende il processo”.


Aggiornamento  17.2.2011 - Il GIP: legittimo riunire le imputazioni e la citazione a giudizio.
Nel decreto di giudizio immediato  del 15.2.2011 (che trovate anche alla pagina "Documenti") il GIP risponde al dubbio che io avevo sollevato sulla possibilità di far partire i due processi già riuniti fin dall'imputazione.
La motivazione è la seguente: 
" ... mentre la citazione diretta a giudizio instaura la fase
dibattimentale 'immediatamente' e 'per iniziativa esclusiva e diretta del Pm
procedente - senza previsione, cioè, di alcun vaglio preliminare dell'accusa -
invece nel caso di esercizio dell'azione penale mediante richiesta di rito immediato
anche il reato a citazione diretta fruisce e beneficia di tale controllo preliminare
da parte del Gip;
- che, pertanto, non solo non si ravvisa alcuna violazione di legge nella scelta del
Pm di mantenere unificate le due contestazioni, ma, semmai, la richiesta di
giudizio immediato estesa al delitto ascritto al capo b)
accresce, rispetto
all'ordinario, le garanzie dell'imputato
in quanto, sia pure nei limiti dettati dagli
artt. 453 ss. c. p. p., sottopone alla verifica di un primo giudice, diverso da quello
dibattimentale, la consistenza del quadro accusatorio "

 

Il conflitto di attribuzioni non sospenderà i processi.



Quello di cui si sta(va) discutendo ORA (il 271.2011) è l’autorizzazione all perquisizione ex art. 68 di cui berlusconi gode, nella qualità di PARLAMENTARE; nulla quindi a che fare con la competrenza del Tribunale dei Ministri (il quale è solo una sezione speciale del tribunale ordinario che si diversifica solo per la specialità del procedimento), composto da giudici normalissimi, non parlamentari; toghe rosse, insomma. Allora perché si agitano tanto ? Perché voglio arrivare all’immunità dell’art. 96 che tutela berlusconi COME MINISTRO.
Quello che oggi (27.1) la Giunta ha deciso di proporre all’ assemblea (che dovrà approvare) è sostanzialmente un diniego di autorizzazione in cui è stata surrettiziamente inserita una motivazione che nulla ha a che fare, la procura sarebbe incompetente perché sarebbe un reato ministeriale e quindi le indagini spetterebbero al Tribunale dei Ministri. E’ una palese provocazione alla procura perché sollevi il conflitto di attribuzione SOSPENDENDO LE INDAGINI. Secondo me la procura può e deve tirar dritto e mandarlo a processo IMMEDIATO, stante l’evidenza della prova, rinunciando ad eseguire la perquisizione, ormai inutile (si presume che abbiano ripulito tutto).
A quel punto dovrà essere il parlamento a prendere l’iniziativa di interferire (come nel caso castelli v. sent 304) nel processo che nel frattempo sarà già iniziato, almeno spero.
 E forse nel bel mezzo della campagna elettorale.



( * ) Qui trovate le sentenze per esteso, le leggi ed un commento di dottrina.
Sentenza n. 304 del 2007 - Castelli
Sentenza n. 241 del 2009 - Matteoli
Sentenza n. 235 del 2005 - Maroni 
G. Arconzo: A chi spetta l'ultima parola in tema di ministerialità dei reati? 
Legge Cost. n. 1 del 1989 
Legge n. 219 del 1989
G. Ferri: Le norme sui reati ministeriali ...
  
Aggiornamenti

7.1.2011
 - Nel caso Castelli il processo era davanti al Tribunale dei Ministri ed è solo la legge sul Tribunale dei Ministri che prevede la sospensione dei processi in corso davanti al Tribunale dei Ministri e non degli altri processi; con la procedura ordinaria, cioè davanti al giudice ordinario. la sospensione del processo non è prevista.
 - Fate attenzione a questo particolare perchè fra qualche settimana (se passa il voto alla Camera) urleranno come delle iene contro le toghe rosse. Poi faranno una legge per dire che anche in questo caso il processo deve essere sospeso.

   
 
15.2.2011 - Capotosti: la sospensione non è obbligatoria.

Appena il GIP di Milano ha accolto la richiesta di giudizio immediato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha dichiarato «significa che non ha tenuto conto di quanto votato le settimane scorse dalla Camera: questo è un tema che attiene l’ autonomia, la sovranità e l’ indipendenza del Parlamento». 
E' la conferma che quel voto era una provocazione per indurre i giudici di milano a sollevare il conflitto di attribuzioni. Adesso è la Camera (a cui Berlusconi appartiene)  a doverlo fare in base all'art. 96 della Costituzione.
Il costituzionalista Capotosti in merito alla eventuale sospensione del processo ha dichiarato  che il processo potrebbe continuare fino  « che la Corte non si pronunci: il conflitto tra poteri dello Stato non ha un effetto sospensivo, anche se per 'fair play' generalmente la magistratura si ferma in attesa della decisione della Consulta».
Normalmente occorrono 5-6 mesi perchè la Corte decida.
Ammesso e non concesso che Napolitano sia disposto a firmare l'atto della Camera.

17.2.2010 - Inammissibile il conflitto di attribuzioni.
E' uscita questa indiscrezione che sarebbe trapelata da ambienti della Corte (che ha prontamente smentito) secondo cui un eventuale conflitto sollevato dalla Camera o dal Governo sarebbe inammissibile trattandosi di questione di giurisdizione di competenza della Corte di Cassazione.
E' chiaro che berlusconi vuole la sospensione immediata di tutti i processi, a qualsiasi costo.
Il suo esercito di parlamentari e giuristi sono nel marasma più completo, lo dimostra il fatto che non hanno ancora preso nessuna iniziativa. Forse non sanno più cosa fare.
Perchè solo una legge costituzionale di immunità (art.68) potrebbe salvarlo. 

1.3.2011 - Ifattoquotidiano riporta che "questa sera i capigruppo della maggioranza, Fabrizio Cicchitto, Marco Reguzzoni e Luciano Sardelli hanno inviato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, una lettera nella quale chiedono di sollevare conflitto di attribuzioni fra i poteri dello Stato “a tutela delle prerogative della Camera”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/01/la-maggioranza-solleva-il-conflitto-di-attribuzione/94570/comment-page-3/#comment-1813195 
Secondo me Fini dovrebbe consultarsi con Napolitano il quale ha già invitato berlusconi ad accettare il giusto processo.  Intanto la Lega cerca di stringere sul federalismo: siamo agli sgoccioli. 
Qui si trova il  Regolamento della Camera dei deputati 
Questi sono i componenti dell'ufficio di presidenza a cui spetta decidere se mettere in votazione la richiesta.
2.3.2011 - Fini chiede il parere della Giunta per il regolamento, questi sono i componenti.
berlusconi ha fretta, Fini no.
Suppongo che dopo aver acquisito questo parere, forse fra un paio di settimane,  convocherà l'ufficio di presidenza (altro paio di settimane).  I pareri dovrebbero essere per la palese inammissibilità della richiesta. Poi toccherà a lui, se ha i cosiddetti, forte di questi pareri dovrebbe rifiutare di porre la questione al voto della Camera. Il centrodestra insorgerà ma potrà solo votare un ordine del giorno, non la deliberazione di sollevare il conflitto di attribuzioni.
 Regolamento della Camera dei deputati 
Componenti dell'ufficio di presidenza.

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