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venerdì 14 febbraio 2014

Il PD ed il ruolo dei media alle primarie - GATTA CI COVA !

Salto nel buio è la definizione più esatta che ho sentito.
http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2014/02/14/il-salto-nel-buio/comment-page-1/#comment-209691
D'accordo che il PD sia una maionese che spesso impazzisce.
Però è troppo comodo criticare sempre il PD.
Che cosa hanno fatto i media ?
Hanno detto che Bersani aveva "perso le elezioni" (e io mi son chiesto: chi le ha vinte ?)
e poi, soprattutto hanno dato il 90% della visibilità a Renzi
ed alla sua comunicazione prettamente berlusconiana.
Alle primarie non vige la "par condicio".
Una ingerenza decisiva dei poteri forti, i quali hanno tutto l'interesse
mantenere una politica debole, così poi il programma dei sacrifici lo fa PASSERA.
Io aggiungerei anche:  QUI GATTA CI COVA !

venerdì 7 febbraio 2014

Per la governabilità serve la dittatura.

Serve non la riforma elettorale ma la "sfiducia costruttiva"
La riforma elettorate non serve a nulla per un motivo molto semplice: il potere di ricatto dei piccoli partiti rinascerà come potere di ricatto delle minoranze dei partiti, che peraltro già esiste.
Nel PDL la minoranza democristiana è addirittura uscita dal partito, salvo rientrare.
Altri esempi Berlusconi aveva la maggioranza più alta della storia ecc.
Poi c'è la vicenda dei senatori (più o meno comprati) che addirittura cambiano schieramento ecc.
Nessuna legge elettorale può farci niente, la sfiducia  costruttiva qualcosa sì .
Per gli stessi motivi la riforma del Senato serve ad accelerare l'approvazione delle leggi, non alla governabilità.
La governabilità dipende essenzialmente dalla composizione sociale e dalla cultura politica.
L'italia è composta da un'accozzaglia di caste che difendono i loro privilegi, sono caste bipartisan che  sono in grado di piazzare un discreto numero di parlamentari (perlopiù ex democristiani) in entrambi gli schieramenti, chiunque vinca le elezioni, loro sono in grado di far cadere il governo.
Ricordate quando gli esattori di Salemi fecero cadere il governo ?
http://www.vastesenews.it/inchiesta/salvo-gli-esattori-di-cosa-nostra
Poi manca cultura politica, cioè la capacità di interpretare i risultati elettorali e di adeguare la linea del governo ai nuovi equilibri, seppur minimi. Il paese si sposta verso destra o verso sinistra, si diceva una volta. Dove destra e sinistra connotavano orientamenti  di sviluppo economico e sociale ben chiari e distinti.  Ad es. la DC aveva la maggioranza e governava ma di fronte all'incalzante avanzata del PCI fece la riforma urbanistica, sanitaria ecc. riforme epocali e "di sinistra".
Oggi è tutto ribaltato, tutti aspirano a governare col 20% dei votanti, poco più del 10% degli aventi diritto al voto. Considero il 20% un ragionevole "zoccolo duro" di parlamentari fedelissimi di .ogni coalizione. Vogliono distruggere i piccoli partiti sull'altare della "governabilità", avrebbero tante cose da fare ma hanno le mani legate !  Salvo poi scoprire che nessuno sa quali siano tutte quelle belle cose che sarebbero in grado di fare. Almeno berlusconi voleva fare il ponte sullo stretto ecc.
C'è un solo sistema elettorale che può garantire la governabilità in una siffatta concezione politica: la dittatura.  Non è una battuta: se riteniamo che la cosa prioritaria sia la governabilità dobbiamo fare una cosa sola: eleggere un dittatore.
Però bisogna essere chiari, bisogna dargli pieni poteri, anche di fare la guerra e di ridurre l'italia come la ridusse mussolini e come in parte l'ha ridotta berlusconi.
Quest'ultimo, giustamente disse: lasciate fare a me, vedrete !
E gli italiani gli hanno creduto dandogli una maggioranza larghissima, il massimo per la governabilità.
Adesso la giostra riparte, mandando giovincelle bellocce e sorridenti in televisione a far finta di sapere cos'è un sistema elettorale, nominate "responsabile" della riforma elettorale.
Responsabile di che ?
Qualcuno disse: poche idee ma confuse ...
http://it.wikiquote.org/wiki/Ennio_Flaiano#cite_note-marziano-15


martedì 4 febbraio 2014

I NUMERI, LA GHIGLIOTTINA E LA CONCORDIA

I NUMERI,  LA GHIGLIOTTINA E LA CONCORDIA
Sembra di stare sulla Costa Concordia: ad una certa ora mentre la nave è incagliata, la gente  pensa che si stia lavorando al salvataggio ma il capitano medita di abbandonare la nave.
La mia riflessione comincia e finisce dalla ghigliottina (da quella italiana a quella francese).
La ghigliottina italiana è quella parlamentare che consentirebbe anche alla Camera dei Deputati di interrompere la discussione e mettere direttamente in votazione la conversione di un decreto legge per evitarne la decadenza.
Non entro nel merito ma ci sarebbe molto da dire: se un decreto legge decade è normale, è un problema del governo e di inettitudine della maggioranza che lo sostiene.
Allora perché la forzatura ? Perché la motivazione palesemente risibile ?  Gatta ci cova.
Il 4.2.14 vengo a sapere che è imminente uno stress test della BCE che potrebbe cominciare a far saltare per aria alcune banche (forse anche quelle che non possono fallire ?).
“ I mercati non sanno se augurarsi che la Bce mantenga la sua parola e faccia test molto severi, a rischio che si scoprano più istituti disastrati. Ieri diversi risultati del settore bancario hanno confermato la sua fragilità, dal Lloyds Banking Group inglese alla Julius Baer svizzera.”
http://rampini.blogautore.repubblica.it/     4.2.14 –“ Meno 325 (il Dow Jones): cosa teme Wall Street”
Lo "stress" è confermato dalle dichiarazioni del governatore della banca d’italia
“Riguardo alla situazione delle banche italiane ha espresso ottimismo. «Guardiamo ai risultati» delle banche italiane nell’esame della Bce sul sistema europeo «con consapevole fiducia. L’azione svolta sull’evoluzione del credito e della sua qualità ha rafforzato le banche italiane, rassicurando i mercati sulla solidità”.  
http://www.lastampa.it/2014/02/04/economia/visco-la-corruzione-frena-leconomia-zzpmRxtJ8bORZrR6Rr7DkI/pagina.html
Ora tutto è chiaro, se non si approvava il DL bankitalia alcune banche potevano essere sottoposte ad un rischio proporzionale alla fretta e veemenza delle procedure adottate alla Camera.
Adesso potremmo tirare un respiro di sollievo: anche stavolta all’ultimo minuto abbiamo evitato il disastro !
Adesso però ci sono i  numeri: una cosa che in molti  (e prima di tutto i mezzi di informazione) hanno dimenticato, cioè le proporzioni, l’ordine di grandezza. Esempio: 10 tonnellate di mele è in sé una grandezza priva di significato se non viene comparata. Ma se diciamo che sono 1.000 chili e che una famiglia ne consuma un chilo al giorno, togliere 10 tonnellate di mele vuol dire che quella famiglia non potrà mangiarne per quasi tre anni.
Adesso vediamo i dati  oggi in evidenza e compariamoli.
Corriere della Sera 4.2.14 : Letta: fondo Kuwait investe 500 milioni in Italia «Confindustria dia fiducia, non disfattismo» 
http://www.corriere.it/economia/14_febbraio_04/letta-fondo-kuwait-investe-500-milioni-italia-b83abebc-8d7e-11e3-9737-22dadb171b02.shtml
Poiché sono patriottico mi vien da dire “Bravo Letta, così l’ Italia va in ripresa. Squinzi disfattista !”
Prescindiamo dal fatto che l’accusa di disfattismo evoca quella rivolta dai fascisti contro i socialisti dopo il discorso di Turati contro la guerra e costituisce tuttora una reato contro la nazione in tempo di guerra punito fino all’ergastolo ! Il termine è quindi rozzo ed infamante. Nessuno se ne accorge, ma sarebbe pretendere troppo. W la moderazione !
Annotiamo “500 milioni = investimento estero una tantum”.
Proseguiamo coi numeri, il nesso viene alla fine.
Torniamo a bankitalia, prescindiamo dall’emergenza, ipotizziamo di aver salvato la patria.
Ma c’è dell’altro che ci aspetta.
Tito Boeri, bocconiano DOC, scrive:
“Il problema è che questa rivalutazione collusiva lascia un’eredità pesantissima sui contribuenti futuri, perché dovranno d’ora in poi pagare per il tramite di Banca d’Italia dividendi più alti agli istituti di credito privati. Mantenendo l’attuale riparto a un millesimo delle quote, i dividendi distribuiti salirebbero a circa un miliardo all’anno rispetto ai 45 milioni attuali. Inoltre, prima o poi, la banca centrale, quindi tutti noi, dovranno ricomprarsi le quote a prezzi che sono stati artatamente gonfiati per esigenze di breve periodo. Le generazioni future, che hanno già sulle spalle il fardello di un debito pubblico al 130 per cento del Pil, non meritano davvero di ritrovarsi anche un ulteriore punto di pil da pagare in  eredità.”
 http://www.lavoce.info/banca-ditalia-e-il-mistero-delle-quote/
Non c’è nulla da capire.
Annotate: “1 miliardo = spesa bankitalia per ogni anno”
Infine, numero oggi sui media: 60 miliardi.
E’ il costo della corruzione evidenziato dalla Unione Europea.
http://www.repubblica.it/politica/2014/02/03/news/ue_legge_anticorruzione_italiana_insufficiente-77586035/
Veniamo così a sapere dalla UE che il Italia esiste la CIVIT, ma guarda che bello !
Ma cos’è questa robina qua ? Ce lo spiega Gian Antonio Stella.
http://www.corriere.it/cronache/14_febbraio_04/corruzione-c-era-volta-anche-l-authority-ha-cambiato-tre-nomi-non-ha-piu-poteri-dd1e6d74-8d5f-11e3-9737-22dadb171b02.shtml
Fra l’altro pochi spiegano che i dati non provengono dalla Unione Europea ma indovinate ? Dall’ Italia.
Questa è la Relazione della Corte dei Conti del 12.febbraio 2012, esattamente due anni fa.
I dati sulla corruzione si trovano a pagina 100.
http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/documenti_procura/procura_generale/relazioni_anni_giudiziari/inaugurazione_anno_giudiziario_2012_scritta.pdf
Ma veniamo anche a sapere che il dato risale addirittura al 2008 ! Sempre a pag. 100.
“Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata 
correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento 
della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al 
Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica 
Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU “
Altri documenti correlati.
http://www.corteconti.it/procura/apertura_anno_giudiziario_interventi/dettaglio.html?resourceType=/_documenti/procura/generale/elem_0011.html
Ma nessuno se ne era accorto allora e nessuno reagisce oggi.
Annotate “60 miliardi = costo corruzione ogni anno”  così allineandolo a
                    1  miliardo ogni anno
                 0,5   miliardi  (= a 500 milioni) una tantum .
Adesso il nesso comincia a intravedersi.
Abbiamo un moderato presidente del consiglio, che svillaneggia il presidente degli industriali (gli stessi a cui piaceva la barzelletta di berlusconi)  vantandosi di aver procurato  un investimento una tantum di 0,5, che non fa una piega davanti ad un costo annuo di 120 volte tanto e che impone al parlamento un costo di 2 volte tanto per ogni anno a venire. Poi ognuno può sbizzarrirsi come vuole, ad es. 120 volte vuol dire che la corruzione ci costa ogni mese 5, cioè dieci investimenti, ovvero 1 investimento ogni 3 giorni ecc. ovvero che basterebbe ridurre la corruzione dello 0,83%,  ecc.
A me sembra evidente che ci buttano fumo negli occhi.
 Per arroganza o per disperazione ?  O tutte e due ?
Se poi consideriamo  che i costi vanno comparati non all’investimento ma agli utili che questo produce, ipotizzando un 10% di utile per il sistema italia, tutte le proporzioni andrebbero moltiplicate per 10; quindi 1.200 volte (= 1.200 missioni in medio oriente di cui vantarsi), anziché 120 ecc.
Allora dobbiamo chiederci se la situazione abbia già superato il PNR  - punto di non ritorno e a cosa stia pensando la nostra classe dirigente.
Ma anche la classe dirigente dovrebbe chiedersi cosa sbagliarono quelli che conobbero la ghigliottina.
La domanda è: ma questa classe dirigente pensa di essere credibile. ?
Ma allora non è che siamo già al “Si salvi chi puo ?”
4 gennaio 2013